25 Settembre 2024

Pensioni anticipate: come gestire i conti prima dei 64 anni

La spesa pensionistica in Italia rimane elevata e presenta rischi per la sostenibilità finanziaria a lungo termine. Secondo la relazione annuale dell’Inps, l’importo delle pensioni è influenzato principalmente dall’età di pensionamento e dalla generosità degli assegni mensili. Nonostante l’età di pensionamento per la pensione di vecchiaia sia fissata a 67 anni, la media effettiva è di 64,2 anni, inferiore a quella europea, a causa dei molteplici canali di uscita anticipata. Il tasso di sostituzione, che rappresenta il rapporto tra pensione e stipendio, è di circa il 59%, uno dei più alti nell’Unione Europea.

Nel 2023, l’importo lordo medio delle pensioni è di 1.373,17 euro, mostrando un incremento del 7,1% rispetto all’anno precedente. Gli assicurati Inps, tra dipendenti e lavoratori autonomi, sono 26,6 milioni, con una crescita rispetto agli anni precedenti, inclusi oltre un milione rispetto al periodo pre-pandemico. Tra i pensionati, che ammontano a circa 16,2 milioni, ci sono 7,8 milioni di uomini e 8,4 milioni di donne. Nonostante le donne rappresentino il 52% dei pensionati, ricevono solo il 44% delle pensioni erogate, evidenziando una disparità di reddito: l’importo medio mensile degli uomini è circa il 35% superiore a quello delle donne.

Le pensioni della Gestione Dipendenti Pubblici hanno un importo medio di oltre 2.000 euro, ma la loro incidenza è diminuita. L’Inps avverte che l’attuale scenario demografico, con l’aumento dell’età media, il calo della natalità e la diminuzione della popolazione in età lavorativa, sta peggiorando il rapporto tra pensionati e contribuenti, una problematica comune a molti Stati dell’Unione Europea. Questo fattore influisce negativamente sulla sostenibilità dei sistemi previdenziali, soprattutto in contesti con alta spesa pensionistica rispetto al PIL.

Inoltre, i giovani guadagnano meno, con una retribuzione media annua di circa 26.000 euro per i dipendenti, ma solo poco più di 14.000 euro per quelli sotto i 30 anni. Infine, il presidente dell’Inps, Gabriele Fava, sottolinea che l’equilibrio dei conti è mantenuto nel breve-medio periodo, ma le sfide a lungo termine rimangono significative.

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