Quando la città di Kiev lanciò un raid transfrontaliero nella regione russa di Kursk, confinante con l’Ucraina, la domanda di alcuni esperti militari era: “Perché?”
Uno dei principali problemi del fronte ucraino è la manodopera. La Russia ha più soldati e si sta avvicinando alla città ucraina orientale di Pokrovsk.
In questo senso, inviare centinaia di soldati ucraini in Russia stessa può essere considerato contraddittorio da alcuni.
Ma non tutti.
“Ai non è stato accidentale”, ha detto l’esperto militare Kostyantyn Mashovets in un post su Facebook. “È chiaramente parte di un piano chiaro”.
L’analista militare Mykhaylo Zhyrokhov concorda. Ha detto alla BBC che la Russia aveva dovuto spostare alcune truppe da fronte da Est in Russia.
“Se guardate i rapporti ufficiali, ci sono stati significativamente meno ordigni aerei a glisse lanciati nell’area di Donetsk”, ha detto. “Questo significa che gli aerei che li trasportano sono ora altrove in Russia”.
Questo raid è estremamente improbabile che sia stato l’Ucraina a cercare di occupare il territorio russo, ma se l’obiettivo era quello di attirare le forze russe, è già stato raggiunto.
La storia recente potrebbe anche giocare un ruolo. La Russia aveva lanciato un’offensiva transfrontaliera importante nella regione settentrionale ucraina di Kharkiv.
L’avanzata sembra aver rallentato dopo che gli Stati Uniti avevano permesso all’Ucraina di utilizzare i propri missili contro obiettivi in Russia.
Le preoccupazioni ucraine di un attacco simile nella regione settentrionale di Sumy sono aumentate negli ultimi tre mesi.
Data la continua ansia occidentale per l’escalation della guerra, è probabile che fosse stato concesso il permesso per un’operazione di questo tipo in territorio russo.
In generale, pochi alti funzionari ucraini dicono molto su questo attacco.
L’ufficio del presidente ci ha detto: “Nessun commento, per ora”.
Mentre incursioni simili sono avvenute prima, è la prima volta che forze regolari ucraine sono state utilizzate in questo modo.
Quando ci sono molte più chiacchiere, è sul lato russo.
La minaccia di guerra è già stata dichiarata in alcune aree e gli ufficiali locali hanno annunciato evacuazioni e vittime. Gli uffici governativi sono pronti ad accogliere quelli costretti a lasciare le loro case.
La Russia ha dichiarato lo stato di emergenza nella regione.
Il Ministero della Difesa russo ha ammesso che le truppe stavano essere redeployate nella direzione di Sudzha, una città nella regione di Kursk.
Al vertice del food chain, Vladimir Putin è stato pubblicamente informato dai suoi capi di sicurezza. Il suo portavoce del Ministero degli Esteri ha chiamato l’attacco “barbaro” e “terrorista”.
È stata una risposta russa che suggerisce che l’Ucraina abbia sorpreso la Russia in una guerra di recente familiarità.
Fino ieri, la Russia aveva continuato a catturare territorio mentre outnumberava le forze ucraine.
Ora, ha qualcosa da pensare.
L’attacco è già essere presentato dal Cremlino come prova del perché dovrebbe continuare a condurre la sua guerra – un’invasione che ancora viene descritta come “difensiva”.
“Ce ne sono più domande che risposte dagli eventi nella regione di Kursk”, suggerisce l’analista militare Mykhaylo Zhyrokhov.
Chiaramente per l’Ucraina, se l’attacco non riesce o addirittura preclude la Russia da lanciare un attacco maggiore nel nord, l’operazione sarà considerata valsa la pena.
“Il più grande è esercitare pressione sull’aggressore che ha portato la guerra in Ucraina”, ha detto il presidente Zelensky nel suo discorso serale, “Più vicino sarà la pace”.
“Pace giusta attraverso forza giusta”.