Dopo le dimissioni dell’amministratore delegato Carlos Tavares, il titolo di Stellantis ha subito un significativo calo, scendendo del -7,40% entro le ore 12. Da inizio anno, il valore delle azioni è diminuito di oltre il 45%, mentre l’indice generale della borsa italiana ha registrato un aumento del 10%. A fronte di questa situazione, si è invece registrato un miglioramento nel corso della mattinata per Volkswagen, che ha visto il proprio titolo crescere dello 0,05%, dopo un ribasso iniziale di oltre un punto percentuale. Nel panorama del settore automobilistico europeo, anche Bmw ha mostrato un trend positivo, mentre Renault ha recuperato parte delle perdite, segnando una diminuzione del -1,5% rispetto a un -3,5% iniziale.
Nel contesto più ampio, gli indici borsistici hanno mostrato segni di recupero, nonostante restino leggermente negativi: Milano ha perso lo -0,26% e Parigi lo -0,38%, dove è quotata Stellantis. In Francia, la situazione politica si fa difficile, con il presidente del partito Rassemblement National, Jordan Bardella, che ha annunciato il suo sostegno a una mozione di sfiducia contro il governo riguardo alla legge di Bilancio 2025, a meno di un “miracolo dell’ultimo minuto”. In contrasto, l’indice Dax di Francoforte è cresciuto dell’0,80%.
In merito alla manifattura, sono stati pubblicati i dati dei direttori acquisti dell’industria di diversi Paesi, compresa l’Italia, dove l’indice ha registrato un valore di 44,5, in calo rispetto al 46,9 di ottobre e sotto le attese di 46,1. Questo dato evidenzia una contrazione economica, essendo sotto il livello critico di 50. Nella Eurozona, la media è pari a 45,2, influenzata da risultati simili in Francia (43,1) e Germania (43,0). In Spagna, l’indice si è attestato a 53,1, in contrazione rispetto al 54,5 di ottobre, mentre in Cina il dato è risalito a 51,5, superando le aspettative. Gli indici azionari cinesi e asiatici hanno avuto una buona reazione, con Shanghai in crescita di oltre l’1%. Infine, i future che anticipano l’avvio di Wall Street sono relativamente stabili, segnando un -0,11% per l’S&P 500.