Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha presentato un piano di vittoria in cinque fasi durante un discorso al parlamento, mantenendo riservate le parti più delicate per i leader dei partiti. Il primo punto del piano chiede un invito all’Ucraina per entrare nella Nato, poiché l’articolo 5 offre una protezione duratura contro la Russia. Una fonte diplomatica ha indicato che l’atmosfera attorno a questo tema sta cambiando, con un aumento delle richieste da Kiev e dagli alleati. Tuttavia, si riconosce che l’invito è difficile da ottenere e che la situazione geopolitica crea ostacoli significativi.
Il secondo punto si concentra sul rafforzamento della difesa ucraina contro l’aggressione russa, includendo la richiesta di utilizzare armi a lungo raggio sul territorio nemico e condurre operazioni militari per evitare “zone cuscinetto” in Ucraina. Il terzo punto prevede misure di deterrenza non nucleare, come il dispiegamento di sistemi di difesa avanzati e un aumento della presenza militare Nato.
Il quarto punto del piano riguarda la protezione delle risorse naturali strategiche dell’Ucraina, tra cui uranio, titanio, litio e grafite, che hanno un potenziale economico stimato di mille miliardi di dollari. Zelensky chiede assistenza da Washington e Bruxelles per evitare che tali risorse siano controllate dalla Russia. Infine, il quinto punto si focalizza sul ruolo dell’Ucraina nella sicurezza europea nel periodo post-bellico, proponendo che le truppe ucraine sostituiscano alcune truppe statunitensi in Europa. Questo permetterebbe ai soldati ucraini di utilizzare l’esperienza del conflitto per sostenere gli sforzi della Nato.
La reazione della Russia è stata negativa. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha descritto il piano di Zelensky come “effimero” e parte di un approccio americano che mira a combattere la Russia “fino all’ultimo ucraino”. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha definito il piano un “insieme di slogan incoerenti,” criticando aspramente le proposte di Zelensky e accusandolo di avere un’agenda violenta.