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domenica, 24 Novembre, 2024
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Piantedosi: Nel Decreto Inclusi 19 Paesi, Escluse Camerun, Colombia e Nigeria

Oggi, il Consiglio dei ministri, riunitosi a Palazzo Chigi, ha approvato un decreto legge riguardante la gestione dei migranti. Questo decreto introduce un cambiamento significativo nella normativa, poiché prevede che l’indicazione dei Paesi sicuri per il rimpatrio diventi norma primaria, anziché secondaria. In precedenza, l’elenco dei Paesi sicuri era aggiornato annualmente tramite un decreto del ministro degli Esteri, in coordinamento con i ministri dell’Interno e della Giustizia.

L’importanza di questa modifica risiede nel fatto che ora l’indicazione dei Paesi sicuri avrà un valore più forte e vincolante, facilitando così le procedure di rimpatrio per i migranti che non hanno diritto di asilo o protezione internazionale. Tale misura si inserisce in un contesto più ampio di politiche migratorie italiane ed europee, segnato da un aumento dei flussi migratori e dalla necessità di gestire la situazione in maniera più rigorosa.

Il decreto stabilisce specificamente quali nazioni siano considerate ‘sicure’. L’elenco include Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Erzegovina, Capo Verde, Costa d’Avorio, Egitto, Gambia, Georgia, Ghana, Kosovo, Macedonia del Nord, Marocco, Montenegro, Perù, Senegal, Serbia, Sri Lanka e Tunisia. Questi Paesi sono stati selezionati sulla base di criteri che valutano la sicurezza e la stabilità politica, facendo sì che le persone rimpatriate non corrono rischi di persecuzione o gravi violazioni dei diritti umani al loro rientro.

Questa iniziativa si colloca nell’ambito di un dibattito più ampio sulle politiche migratorie in Italia, che ha visto un accentuarsi delle tensioni tra la necessità di accogliere i migranti e la gestione dei casi di coloro che non possono restare nel paese. Con l’approvazione di questo decreto, il governo italiano sembra voler inviare un messaggio chiaro sulla sua volontà di rafforzare l’ordine e la legalità nel settore dell’immigrazione.

In conclusione, il decreto legge approvato oggi dal Consiglio dei ministri rappresenta un passo importante nella definizione delle politiche migratorie italiane, con l’obiettivo di semplificare le procedure di rimpatrio e di stabilire un quadro normativo più chiaro e preciso in merito ai Paesi considerati sicuri per il ritorno dei migranti.

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