Sette famiglie e quattro attività sono state evacuate in anticipo nel Ferrarese a causa di un’ordinanza del sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, in risposta all’innalzamento del livello dell’acqua del Po. Alle 9 di questa mattina, il livello idrometrico ha superato la soglia di attenzione fissata a 2,50 metri, portando all’attivazione della soglia ‘rossa’. La piena è attesa nel pomeriggio a Pontelagoscuro, intorno alle 15:00. L’evacuazione interessa specificamente i nuclei familiari e le attività situate nell’area golenale del fiume.
Il sindaco ha comunicato che le informazioni dalla Protezione civile indicano che la piena non dovrebbe superare significativamente la soglia rossa. Tra le attività evacuate c’è Verderiva, un’azienda dedicata al recupero di una zona industriale che ora ospita diversi animali, tra cui dieci cavalli, un asino, tre cani e un gatto. La struttura si trova in una posizione sopraelevata e, nonostante l’acqua sia ancora distante, il Comune è in contatto con la direzione della struttura per garantire la sicurezza degli animali, inclusa una cavalla cieca in cerca di adozione.
Il vicesindaco, Alessandro Balboni, ha sottolineato l’attenzione posta sulla sicurezza degli animali e ha riferito che sono stati stabiliti contatti con altri maneggi per garantire un’eventuale ospitalità temporanea in caso di emergenza. È stato attivato il Centro Operativo Comunale (COC) per mantenere un contatto costante con la Protezione Civile e gestire in tempo reale le operazioni necessarie.
Domani, in Emilia-Romagna, è prevista un’allerta arancione per piene dei fiumi e criticità idrogeologica che coinvolgerà le province di Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara e Ravenna, mentre nelle altre aree sarà allerta gialla. La giornata di mercoledì 23 ottobre porterà piogge diffuse, potenzialmente anche temporalesche, che potrebbero causare ulteriore innalzamento dei bacini già colpiti dalle recenti piene. In particolare, si segnala una criticità idraulica nelle pianure centro-orientali del Po, con rischi di ruscellamento e frane nelle aree montane e collinari a causa delle già fragili condizioni idrogeologiche.
