La maison di moda francese Pierre Cardin ha presentato un innovativo prototipo di tuta per l’addestramento degli astronauti, destinato all’Agenzia Spaziale Europea (ESA) di Colonia. L’anteprima della tuta si è svolta lunedì presso l’atelier di Pierre Cardin a Parigi, dove è stata provata dall’astronauta tedesco Matthias Maurer. Maurer ha apprezzato il comfort della tuta, notando che è stata realizzata da esperti tessili piuttosto che da ingegneri, e ha evidenziato che presenta meno punti di pressione rispetto alle tute precedenti.
Rodrigo Basilicati-Cardin, pronipote del fondatore Pierre Cardin e attuale leader dell’azienda dopo la morte del nonno nel 2020, ha spiegato che la creazione di questa tuta spaziale ha richiesto ai suoi artigiani di sviluppare nuove tecniche di volume e struttura, versatili anche per la moda prêt-à-porter. Dopo alcune modifiche, le tute saranno impiegate in LUNA, un centro di simulazione della superficie lunare situato nella base ESA di Colonia.
Per progettare un indumento capace di testare le condizioni lunari, l’atelier Pierre Cardin ha creato tessuti d’avanguardia, resistenti a temperature estreme, mantenendo al contempo comfort e mobilità per gli astronauti. Questo progetto ricorda la celebre collezione Cosmocorps lanciata da Pierre Cardin negli anni ’60, ispirata dai primi viaggi nello Spazio. Tale collezione si caratterizzava per forme geometriche e futuristiche, utilizzando materiali innovativi per l’epoca come vinile e plastica.
Questo passo di Pierre Cardin rappresenta un connubio unico tra moda e tecnologia spaziale, sottolineando l’importanza della creatività nel design per affrontare le sfide dell’esplorazione spaziale. Con questo sviluppo, la maison non solo riafferma la sua storicità nel panorama della moda, ma si inserisce anche nel dialogo contemporaneo riguardo il futuro dell’esplorazione spaziale. La tuta non è solo un indumento funzionale, ma anche un simbolo della continua evoluzione e innovazione, mantenendo vivo lo spirito pionieristico di Pierre Cardin.