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sabato, 23 Novembre, 2024
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Pogacar Immenso! Trionfo al Mondiale di Zurigo con 100 km di Fuga

Marziano Pogacar ha conquistato il titolo mondiale di ciclismo a Zurigo, realizzando un’impresa straordinaria nei 274 km della corsa in linea. Attaccando a 100 km dal traguardo, ha dato vita a una fuga che lo ha portato alla vittoria, il primo titolo iridato della sua carriera. Questo successo arriva dopo una stagione in cui ha già brillato, vincendo le Strade Bianche, la Volta di Catalogna e la Liegi, oltre a una doppietta storica al Giro d’Italia e al Tour de France, fino al trionfo nel Grand Prix di Montreal. Pogacar si sta affermando come uno dei più grandi ciclisti della storia.

La corsa mondiale si è svolta su un percorso impegnativo di 274 km, con un dislivello di 4470 metri, caratterizzato da un circuito ripetuto sette volte e da due salite particolarmente difficili: il Zurichbergstrasse e il Witicon. La prima è solo di 700 metri ma con una pendenza che va dall’8,4% al 17%, mentre il secondo è lungo 1.900 metri con pendenze dal 6,2% al 10%. I corridori hanno dovuto affrontare queste sfide multe volte, creando una selezione dura e decisiva.

A circa 100 km dalla fine, Pogacar ha iniziato la sua fuga in compagnia di Sivakov, ma a 50 km dal traguardo ha staccato il compagno e ha continuato da solo. A 20 km dall’arrivo, il suo vantaggio sui principali inseguitori era di 1’03. Questa corsa ha visto un’affermazione spettacolare, con il pubblico in delirio che ha assistito alla leggendaria marcia del sloveno. Evenepoel e Van der Poel seguivano con un ritardo di 1’05, mentre Mas e Hirschi inseguivano Healy e Skujins.

Negli ultimi chilometri, gli inseguitori hanno cercato di accorciare le distanze, ma Pogacar ha mantenuto un margine di sicurezza. A 5 km dalla fine affronta l’ultima salita con determinazione e conclude la corsa con un tempo di 6h27’29”. Al traguardo, si commuove con abbracci e lacrime, definendo il suo attacco a 100 km “stupido” ma memorabile. Il podio finale vede Pogacar davanti a O’Connor, Van Der Poel, Skujins, e Evenepoel. Questo mondiale sarà ricordato come un capitolo storico nel ciclismo.

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