Il ministro della Giustizia Carlo Nordio è intervenuto in collegamento al convegno per il 60° anniversario di Magistratura Democratica, esprimendo la sua opinione sulla necessità di un “abbassamento dei toni della politica” nella critica alle sentenze della magistratura, evidenziando il desiderio di dialogo con i magistrati. Nordio ha sottolineato che il Governo sta attraversando un momento di transizione significativo e ha chiesto il supporto dei magistrati per affrontare la situazione attuale, caratterizzata da carenze di organico. Ha inoltre dichiarato che sono state fatte richieste di aiuto anche all’Associazione Nazionale Magistrati (Anm) e al Consiglio Superiore della Magistratura (Csm) e che le assunzioni sono state aumentate per migliorare la situazione.
Tuttavia, dopo aver fatto appello a mantenere un clima civile, il ministro ha fatto riferimento a recenti episodi che hanno coinvolto magistrati autori di commenti e interpretazioni politiche riguardanti atti legislativi. Nordio ha chiarito che il ruolo della magistratura è applicare le leggi, evitando di entrare nel merito politico delle stesse, una posizione ribadita anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il ministro ha concluso il suo intervento sottolineando l’importanza di mantenere la separazione tra le funzioni della magistratura e il dibattito politico, affinché le decisioni giuridiche siano rispettate senza interferenze ideologiche.
In questo contesto, il ministro Nordio ha invitato i magistrati a concentrarsi sulla corretta applicazione delle leggi, mantenendo al contempo una distanza dalle polemiche di natura politica. La sua posizione si focalizza sull’importanza di un dialogo costruttivo e di un clima di rispetto reciproco tra le istituzioni, al fine di garantire il buon funzionamento del sistema giuridico e il rispetto dei principi democratici.
L’intervento di Nordio, quindi, si articola tra un invito alla collaborazione e alla riduzione delle tensioni, e una ferma condanna di comportamenti che possono compromettere l’imparzialità della magistratura stessa. La chiave della sua comunicazione è il richiamo alla responsabilità sia da parte della magistratura che della politica, affinché possano operare in armonia nel rispetto dei rispettivi ruoli.