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mercoledì, Novembre 6, 2024
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Preparati, domani è la festa dei morti

Gesù ammonisce di essere preparati, poiché la morte può giungere in qualsiasi momento. Il giorno dei morti, si ricordano i cari defunti visitando i cimiteri, ma la realtà è che la morte è sempre in agguato, come dimostra la drammatica morte della giovane sciatrice Matilde Lorenzi a soli 19 anni. L’espressione latina “Estote parati” significa “siete pronti”. Questa esortazione è radicata nei Vangeli, in particolare in Luca e Matteo, dove si invita a essere vigili e pronti, poiché la morte e il giudizio possono arrivare inaspettati.

La questione se Gesù credesse nell’aldilà è complessa. Sebbene la resurrezione e il paradiso siano principi cardine della dottrina cristiana, nel Vangelo Gesù non parla di un immediato aldilà. Promette la resurrezione alla fine dei tempi, ma non specifica che avverrà in forma fisica. Questo solleva interrogativi su cosa accadrà ai corpi dopo la morte. Sarà un problema di identificare come appariremo al Giudizio Universale. Gesù afferma che risorgeremo come angeli, suggerendo che la resurrezione sia di natura spirituale piuttosto che fisica.

Grazie a questa visione, i primi cristiani, seguendo la tradizione ebraica, hanno interpretato l’ascensione di Gesù in cielo simile a quella di Mosè ed Elia, ritenendo che non potesse esserci un corpo da riportare alla vita. Al contrario, Gesù parla di una resurrezione in spirito, lasciando misterioso il periodo intermedio tra la morte e la resurrezione finale. Il dibattito sulla resurrezione della carne e sull’esistenza di una vita oltre è alimentato dai Vangeli. Ad esempio, nei Vangeli di Marco, Luca e Matteo, si afferma che nella vita futura non ci saranno matrimoni, poiché saremo come angeli.

Infine, non si dispone di certezze sull’esistenza dell’aldilà, ma il dogma della comunione dei santi ci invita a riflettere sulle possibilità della vita dopo la morte. La risurrezione di Gesù è attestata nei Vangeli, ed è oggetto di fede e speculazione. Alcuni eventi, come l’apparizione a Maria di Magdala e agli undici discepoli, esemplificano la difficoltà di riconoscerlo. La questione della vita dopo la morte resta infine avvolta nel mistero, ma il messaggio di Gesù continua a invitare alla preparazione e alla vigilanza.

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