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sabato, 23 Novembre, 2024
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Presentate alla Cassazione 637mila firme per il referendum sulla cittadinanza

Il leader di +Europa, Riccardo Magi, ha presentato alla Corte di Cassazione oltre 637 mila firme raccolte online per il referendum volto a modificare la legge sulla cittadinanza. Insieme a lui, erano presenti il deputato di +Europa Benedetto Della Vedova e altri membri del comitato promotore della consultazione popolare. Anche la deputata del Partito Democratico, Ouidad Bakkali, e il segretario del Partito Socialista Italiano, Enzo Maraio, hanno partecipato all’evento.

All’uscita dal palazzo della Corte Suprema, i rappresentanti delle diverse sigle politiche coinvolte nella campagna di raccolta firme hanno scattato una foto di gruppo. I membri del gruppo esponevano cartelloni che evidenziavano il numero totale di firme raccolte, pari a 637.487. Inoltre, tenevano una grande bandiera italiana con il logo del comitato referendario al centro, per sottolineare l’importanza della campagna.

Questa iniziativa mira a promuovere un cambiamento significativo nella legislazione sulla cittadinanza in Italia. Le firme raccolte rappresentano un forte sostegno popolare e un impegno collettivo per modificare le norme vigenti, ritenute obsolete o inadeguate. Il referendum rappresenta un’opportunità per il popolo italiano di esprimere la propria volontà riguardo a leggi che influenzano la vita di molti cittadini, in particolare quelli che vivono in una realtà multiculturale e che hanno diritto a una giustizia equa.

La partecipazione di esponenti di diversi partiti politici nella consegna delle firme evidenzia un’alleanza trasversale su un tema di rilevanza sociale che supera le divisioni politiche. La collaborazione tra +Europa, il PD e il PSI evidenzia l’importanza di lavorare insieme per attuare riforme che possano rispondere alle esigenze della società contemporanea.

La campagna per la modifica della legge sulla cittadinanza si inserisce in un dibattito più ampio riguardante l’inclusione e i diritti civili, riflettendo la crescente attenzione verso le questioni migratorie e la necessità di garantire diritti fondamentali a tutti gli individui. Il passo successivo consisterà nell’attendere la decisione della Corte di Cassazione riguardo all’ammissibilità del referendum, un momento cruciale che determinerà il futuro del progetto proposto.

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