Il Ferragosto, nonostante il caldo torrido, si preannuncia affollato, con circa 14,8 milioni di presenze nelle strutture ricettive tra il 15 e il 18 agosto. Di queste, il 56% sono turisti italiani. Le prenotazioni sono già ottime, visto che il 91% delle camere disponibili è già occupato, leggermente superiore all’anno precedente. Tuttavia, il ponte di quest’anno è di un giorno più breve rispetto al 2022, il che influisce sulle cifre.
Secondo il Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, la domanda interna ha registrato una flessione rispetto all’anno scorso, nonostante i turisti italiani rimangano predominanti. Le destinazioni con una forte vocazione internazionale, però, stanno recuperando grazie al mercato estero, soprattutto in un periodo di metà agosto solitamente favorevole per il turismo.
Per quanto riguarda le diverse tipologie di località, il tasso medio di occupazione delle strutture balneari è del 95%, in aumento rispetto all’anno precedente. Anche le località lacustri si attestano su un 95%, con un incremento di un punto rispetto al 2023. Le strutture nelle aree rurali e collinari mostrano stabilità, come anche quelle termali, mentre le località montane hanno visto un aumento di tre punti nelle prenotazioni.
Per le città d’arte, l’occupazione media è dell’83%, leggermente sopra l’82% del 2022, nonostante le alte temperature. Tuttavia, vi è un’ottima performance nelle regioni del Sud e Isole, che presentano tassi di saturazione più elevati. Tra le regioni del Nord Est, il Trentino-Alto Adige si distingue con un tasso di occupazione del 97%. Nel Nord Ovest, Valle d’Aosta e Liguria mostrano il 95% e il 97% rispettivamente, mentre nel Centro Italia le Marche spiccano per il tasso più elevato.
In sintesi, il Ferragosto di quest’anno si configura come un periodo intenso per il turismo in Italia, con una predominanza del mercato nazionale, ma con un’ottima performance anche da parte dei turisti internazionali, specialmente nelle aree marittime e montane.