In questo periodo, i viaggi risultano leggermente più economici grazie alla diminuzione dei prezzi della benzina, che ha toccato i livelli più bassi degli ultimi sei mesi, facilitando gli spostamenti estivi. Tuttavia, i risparmi sui rifornimenti sono controbilanciati dagli alti costi dell’assicurazione Rc auto, che ha raggiunto i massimi dal 2003, e dai pedaggi autostradali. I timori di recessione negli Stati Uniti, il maggiore consumatore di petrolio al mondo, generati dai dati sull’occupazione, stanno influenzando i prezzi del petrolio a livello internazionale. Attualmente, il calo dei prezzi del petrolio è anche causato dalla bassa domanda e dall’aumento delle scorte.
Secondo il quotidiano “Staffetta quotidiana”, con il prezzo del greggio ai minimi da otto mesi e un brusco calo delle quotazioni dei prodotti raffinati, il costo della benzina continua a scendere. La benzina self service ha raggiunto il prezzo medio di 1,841 euro al litro, mentre in autostrada il prezzo è di 1,934 euro. Nonostante la riduzione dei prezzi, il Codacons sottolinea come i costi rispetto allo stesso periodo del 2023 siano comunque inferiori solo del 4,6%, traducendosi in un risparmio di circa 4,4 euro per ogni pieno. Per quanto riguarda il gasolio, il calo è del 4,2%.
Tuttavia, in autostrada i vantaggi per gli automobilisti diminuiscono, e l’aumento dei costi dell’Rc auto è notevole. L’indice di costo, elaborato da Istat tramite Segugio.it, ha registrato un vertiginoso aumento a partire dall’inizio del 2023, raggiungendo un picco storico di 136,3 a giugno 2024, superando il precedente record del 2012. Inoltre, il costo medio dei pedaggi autostradali, stimato da Assoutenti, ammonta a 175,6 euro per il tragitto da Torino a Palermo.
Nonostante i prezzi più bassi della benzina possano sembrare una buona notizia per chi viaggia, è opportuno monitorare eventuali aumenti repentini dei prezzi, soprattutto durante l’esodo estivo. Assoutenti evidenzia che la diminuzione dei costi della benzina è un segnale positivo non solo per i vacanzieri, ma anche per le famiglie, visto che l’88% delle merci in Italia viaggia su gomma. In conclusione, viaggiare resta un’operazione costosa, con i costi accessori che pesano notevolmente sul budget.
