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mercoledì, Ottobre 9, 2024
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Prima di uccidere Sarah Scazzi, l’ho molestata: il dramma di un incontro

Michele Misseri, intervistato dalla Stampa, ha rivelato dettagli disturbanti sull’omicidio di Sarah Scazzi, avvenuto nel 2010. Secondo Misseri, l’atto violento è stato motivato da un impulso sessuale, descritto come una reazione alla vista di Sarah in pantaloncini corti. Ha raccontato di non averla mai vista in quel modo e di essersi sentito attratto da lei. Misseri ha ammesso di averla “toccata” prima di ucciderla, spiegando che l’escursus visivo ha scatenato la sua azione fatale.

Attualmente, in carcere ci sono Cosima, moglie di Michele e zia di Sarah, e Sabrina, figlia di Cosima. Entrambe sono state condannate all’ergastolo nonostante le ripetute confessioni di Misseri, che sostiene di essere l’unico responsabile dell’omicidio. Durante l’intervista, Misseri ha ribadito la sua colpevolezza, affermando: “Se loro fossero colpevoli, non mi prenderei nessuna colpa”. La sua testimonianza descrive il momento del delitto come un atto improvviso: dopo aver afferrato Sarah di spalle e aver ricevuto un calcio da lei, ha perso il controllo e ha utilizzato un pezzo di corda, anche se non ricorda con chiarezza le modalità del delitto.

Misseri ha anche affrontato il tema delle sue precedenti accuse nei confronti di Sabrina, dichiarando di aver agito sotto l’effetto di farmaci e di non essere stato completamente lucido. Pare abbia avvertito un certo imbarazzo e confusione riguardo alla sua condizione mentale durante quel periodo. Riguardo a un’imminente serie TV su Disney+ che tratterà della sua vicenda, Misseri ha espresso scetticismo, affermando: “È tutto un magna magna per fare soldi”, suggerendo che i produttori stiano sfruttando la tragedia per profitto.

In conclusione, l’intervista ha messo in luce la complessità del caso Scazzi, con un Misseri che afferma la sua responsabilità pur continuando a coinvolgere le altre donne della sua vita, mentre il suo racconto solleva interrogativi sulla natura dei moventi psicologici e sulle dinamiche familiari.

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