Giancarlo Giorgetti, titolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha discusso della riduzione del cuneo fiscale durante il Festival di Open a Parma, sottolineando che l’amministrazione sta esaminando diverse opzioni. Ha specificato che, in merito alla potenziale riduzione dell’aliquota Irpef al 33%, è fondamentale attuare prima una manovra correttiva per colmare eventuali deficit. Giorgetti ha spiegato che una volta stabilizzata la situazione finanziaria, si potrà iniziare a esplorare nuove possibilità di intervento fiscale.
Evidenziando l’importanza di prima assicurarsi che la “barca rimanga a galla”, Giorgetti ha insistito sulla necessità di gestire i conti pubblici in modo responsabile. Ha anche rimarcato che la riflessione sulle nuove misure fiscali può avvenire solo dopo aver risolto le problematiche economiche più urgenti del Paese. Questo approccio prudente riflette una strategia volta a evitare che la situazione economica si aggravi ulteriormente, assicurando stabilità e sostenibilità finanziaria.
Giorgetti ha riconosciuto che, senza una corretta gestione delle risorse pubbliche, qualsiasi tentativo di ridurre il cuneo fiscale potrebbe rivelarsi controproducente, mentre il miglioramento della situazione economica generale rappresenterebbe una premessa necessaria per migliorare il sistema fiscale. Allo stesso tempo, ha affermato l’importanza di comprendere le possibilità e i limiti delle risorse disponibili, implicando che le promesse di riduzione fiscale devono essere supportate da una solida base economica.
In conclusione, Giorgetti ha sollecitato un approccio metodico e responsabilità nella gestione delle politiche fiscali italiane, prioritizzando prima la correzione di eventuali deficit e soltanto in un secondo momento discutendo modifiche fiscali come la diminuzione dell’aliquota Irpef. Questo riflette la consapevolezza che una stabilità economica è essenziale per qualsiasi riforma significativa del sistema fiscale e per il coinvolgimento di investimenti e sviluppo economico sostenibile nel lungo termine.