Sabato nero per la circolazione ferroviaria in Italia a causa di un incidente avvenuto alle 7 del mattino alla stazione Centrale di Milano. Un danno alla linea aerea, provocato dal pantografo di un treno in partenza, ha causato ulteriori disagi quando un convoglio successivo ha transitato sulla linea già danneggiata. Subito si sono registrati ritardi, con 15 treni in ritardo e 4 cancellazioni già alle 9. La situazione si è aggravata, interessando le linee verso Genova, Venezia e Bologna, con ritardi di 2-3 ore a Roma e Napoli.
La Polfer ha escluso il dolo e Trenitalia ha invitato a non spostarsi, promettendo rimborsi integrali a coloro che hanno rinunciato ai viaggi. L’incidente ha riaperto la polemica politica, riaccendendo il dibattito sui problemi ferroviari, caratterizzati da guasti e scioperi. L’opposizione ha criticato il ministro Matteo Salvini, con Elly Schlein del Partito Democratico che lo ha definito “il peggior ministro dei Trasporti della storia” e Giuseppe Conte del M5s che ha commentato gli ennesimi ritardi “nell’indifferenza più totale”.
Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha dato voce ai suoi disagi sui social, lamentando un ritardo al suo evento di compleanno a Firenze, attribuendo la responsabilità al rientro di Salvini al ministero. La Lega ha difeso il ministro, affermando che sta affrontando problemi ereditati e ha citato gli sforzi compiuti negli ultimi due anni per migliorare il sistema ferroviario, nonostante la burocrazia e gli scioperi proclamati dai sindacati di sinistra.
Fonti del Ministero dei Trasporti hanno sottolineato che il paese ha subito decenni di disinvestimenti e disinteresse, spiegando che “oggi ci ritroviamo in un’Italia con una grave carenza di infrastrutture”. Nonostante le difficoltà attuali, hanno promesso che nel 2025 saranno in circolazione 875 nuovi treni. Nel pomeriggio, la situazione è progressivamente migliorata, con la circolazione ferroviaria che è tornata attiva su tutte le linee intorno alle 15.