21 Settembre 2024

Proprietà dannose di alcune tinture per capelli sulla retina

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La retinopatia, un insieme di malattie che colpiscono la retina, è stata associata all’uso di tinture per capelli contenenti ammine aromatiche, secondo uno studio guidato da Nicolas Chirpaz all’Ospedale Civile di Lione, pubblicato su JAMA Ophthalmology. Le ammine aromatiche sono sostanze chimiche utilizzate principalmente nella produzione di coloranti per tessuti, pelle e carta. Nei casi studiati, tre pazienti di mezza età hanno mostrato segni di retinopatia dopo l’esposizione a queste tinture.

Uno dei casi riportati è quello di una donna di 61 anni, inizialmente in buona salute, che ha sperimentato visione sfocata bilaterale pochi giorni dopo aver tinto i capelli con una tintura commerciale che conteneva parafenilendiammina, un tipo di ammina aromatica. La sua acutezza visiva era di 20/40 nell’occhio destro e 20/20 nell’occhio sinistro. La diagnosi di retinopatia è stata effettuata sulla base della correlazione temporale tra l’esposizione alle tinture e l’insorgenza dei sintomi. Dopo la sospensione dell’uso della tintura, la condizione si è risolta nel giro di quattro mesi, e l’acuità visiva è tornata a 20/20. Negli anni successivi, la paziente ha utilizzato solo tinture prive di ammine aromatiche e non ha avuto ulteriori problemi visivi.

Sebbene la retinopatia da ammine aromatiche sia considerata rara, la possibilità che lesioni del cuoio capelluto possano facilitare l’assorbimento di queste sostanze chimiche potrebbe spiegare in parte la sua rarità, anche se nei casi analizzati non sono state riscontrate lesioni cutanee. È possibile che la retinopatia sia sottodiagnosticata e che l’identificazione di questa patologia permetta di valutare l’opportunità di limitare l’esposizione a tinture per capelli potenzialmente dannose per la retina.

In sintesi, l’associazione tra la retinopatia e l’uso di tinture per capelli contenenti ammine aromatiche solleva preoccupazioni sulla sicurezza di tali prodotti e sottolinea l’importanza di monitorare l’impatto di questi agenti chimici sulla salute oculare. La ricerca futura potrebbe essere utile per definire meglio i rischi e le misure preventive da adottare.

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