Il Genoa Cricket and Foot Ball Club, la più antica società di calcio italiana, è al centro di una complessa disputa finanziaria. Fondata 131 anni fa da un gruppo di inglesi a Genova, la squadra ha una storia gloriosa con nove scudetti. Recentemente, è stata acquistata da un fondo americano, 777, ma ora è contesa da Dan Sucu, un imprenditore rumeno, e A Cap, una compagnia di assicurazioni americana. Sucu ha sorprendentemente investito 45 milioni in un aumento di capitale, diventando il nuovo principale azionista, con il 77% delle azioni.
La situazione si è aggravata dopo il maldestro fallimento degli affari del fondo americano, che ha lasciato la società in uno stato precario. Il Genoa, sotto la direzione di Sucu, ha visto cambiamenti anche in panchina, con l’arrivo di Vieira come nuovo allenatore, al posto di Gilardino, il quale aveva portato il club in Serie A e gestito una stagione dignitosa. Tuttavia, la decisione di sostituirlo ha suscitato preoccupazioni tra i tifosi.
La contesa sulla proprietà del club è diventata incandescente: A Cap ha denunciato una presunta vendita illegittima delle azioni del Genoa, mentre il club ha risposto risolutamente, annunciando azioni legali per difendere i suoi interessi. Le dichiarazioni reciproche hanno acceso la tensione tra New York e Bucarest, con Sucu che potrebbe aver il supporto di finanziatori importanti in Romania.
La situazione del Genoa ha attratto l’attenzione dei media, con Bloomberg che ha titolato sulla lotta per il controllo della più antica squadra di calcio d’Italia. I tifosi, storicamente fedeli, si preparano a sostenere la squadra in un’importante partita contro il Napoli, mentre gli avvocati delle parti coinvolte si preparano per una battaglia legale che si prospetta lunga e complessa.
Sucu, arrivato a Genova con entusiasmo, ha già iniziato a interagire con i giocatori e il personale. Tuttavia, mentre i supporter sperano in un futuro migliore, le incertezze legate alla proprietà e le complessità legali potrebbero influenzare il clima intorno al club, rendendo difficile prevedere l’esito finale di questa turbolenta vicenda.