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domenica, 24 Novembre, 2024
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Prosegue il rapido scioglimento dei ghiacciai in Alto Adige

Durante tutto il mese di agosto 2023, in Alto Adige, le temperature non sono scese sotto lo zero, nemmeno in alta montagna, rappresentando una situazione preoccupante per i ghiacciai. Secondo il meteorologo provinciale Dieter Peterlin, questo è un segnale negativo, soprattutto considerando che all’inizio dell’anno le condizioni erano state favorevoli, con un inverno nevoso e una primavera non eccessivamente calda. La situazione è particolarmente critica nel punto di rilevamento più elevato della provincia, a 3.399 metri sull’anticima di Cima Libera in Val Ridanna, dove le temperature sono rimaste sempre sopra lo zero anche di notte, impedendo le gelate necessarie per mantenere la salute dei ghiacciai.

Peterlin sottolinea che l’estate continua a mostrarsi in forma eccezionale, con temperature massime che nella conca di Bolzano hanno raggiunto i 35 gradi. Questo agosto 2023 si distingue come uno dei più caldi mai registrati in Alto Adige, insieme a quello del 2003, dal momento che le misurazioni ufficiali sono iniziate nel 1850. Questa situazione mette in evidenza le conseguenze dei cambiamenti climatici e l’impatto sulla geografia e sull’ambiente dell’Alto Adige, in particolare per i ghiacciai che stanno affrontando un rapido scioglimento e un potenziale collasso. Le temperature elevate e la mancanza di gelate rappresentano dunque una minaccia diretta per l’ecosistema montano e un segnale di allerta sulla necessità di affrontare il problema del riscaldamento globale in modo urgente.

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