Il Bologna fa il suo ritorno in Champions League dopo quasi 60 anni, ma deve accontentarsi di un pareggio a reti inviolate contro lo Shakhtar Donetsk, una partita caratterizzata da timori iniziali e occasioni sprecate. Il match, disputato al Dall’Ara sotto una pioggia battente, ha visto gli emiliani affrontare una situazione critica nei primi minuti, quando gli ucraini hanno avuto a disposizione un rigore dopo un fallo di Posch su Eguinaldo. Tuttavia, il portiere rossoblu Skorupski è riuscito a parare il tiro di Sudakov, salvando il Bologna da un inizio disastroso.
Dopo questo spavento iniziale, il Bologna ha cercato di riprendersi, mostrandosi più audace in attacco, ma senza creare vere e proprie occasioni da gol fino ai minuti finali del primo tempo. Qui, un’opportunità importante è arrivata per Castro, il cui tiro è stato bloccato miracolosamente da Riznyk.
La ripresa inizia con un’altra grande chance per i rossoblu: Fabbian ha un’opportunità d’oro, con un tiro che viene però bloccato dal portiere ucraino, autoritario nella sua prestazione. Bologna continua a spingere sull’acceleratore, ma gli sforzi di Castro non portano a nulla di concreto, poiché i suoi tiri finiscono fuori dallo specchio della porta. Man mano che il tempo passa, il ritmo della partita rallenta e con esso anche le emozioni, rendendo difficile per le squadre trovare occasioni significative.
Malgrado i tentativi dei giocatori freschi subentrati dalla panchina, il risultato finale di 0-0 rimane sospeso sul tabellone. La squadra di Vincenzo Italiano dimostra comunque una prova positiva, e nonostante il primo punto nella competizione, il Bologna dovrà cercare di capitalizzare meglio le occasioni create nelle prossime partite, con l’attenzione rivolta alla trasferta contro il Monza in programma per domenica. La ricerca di una prima vittoria stagionale è quindi ancora aperta, ma l’approccio del Bologna lascia intravedere potenzialità per un futuro migliore nella competizione europea.