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sabato, 30 Novembre, 2024
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Questa casa è un rifugio: gli italiani e l’amore per l’aria pulita.

L’Italia si colloca al quarto posto in Europa per la percentuale di abitazioni in cui non si fuma, secondo un’indagine pubblicata su ERJ Open Research. La Grecia è risultata ultima tra i 12 paesi coinvolti nel sondaggio, con oltre metà delle case dove è consentito fumare. In Romania, Bulgaria e Spagna, più di quattro case su dieci permettono il fumo. Al contrario, l’Inghilterra ha il punteggio più elevato, con oltre l’80% delle case prive di fumo, seguita da Irlanda, Lettonia e Italia.

Nonostante la crescente percentuale di case senza fumo, gli esperti sottolineano che i progressi sono lenti e che è necessario fare di più per proteggere bambini e adulti dagli effetti nocivi del fumo passivo. Olena Tigova, dell’Unità di Controllo del Tabacco dell’Istituto Catalano di Oncologia, ha evidenziato la pericolosità dell’esposizione al fumo in qualsiasi contesto, evidenziando che le normative antifumo introdotte nei luoghi pubblici in molti paesi dal 2004 non si applicano alle case.

Lo studio ha coinvolto circa 1.000 persone in ciascuno dei 12 paesi partecipanti (per un totale di 11.734 intervistati), selezionati per rappresentare la popolazione e intervistati faccia a faccia nel 2017-2018. Gli intervistati sono stati chiesti se fosse consentito fumare nelle loro case e se ci fossero restrizioni al riguardo. Il 70% delle persone intervistate ha dichiarato di non permettere il fumo in casa, mentre il 18% ha detto di avere alcune regole ma non completamente restrittive. Circa il 13% delle case senza fumatori permette però ai visitatori di fumare.

La percentuale di case senza fumo varia da un paese all’altro: Inghilterra (84,5%), Irlanda (79,4%), Lettonia (78,9%), Italia (75,8%), fino alla Grecia (44,4%). Si è constatato che i paesi del nord Europa hanno più case senza fumo, mentre quelli dell’est e meno abbienti tendono a avere regole parziali. Inoltre, emerge che le donne, gli anziani, le persone con un’istruzione più elevata e le famiglie con bambini tendono ad avere più case senza fumo.

I risultati suggeriscono un aumento annuo dell’1% delle case senza fumo in Europa, ma con questo ritmo ci vorrebbero 30 anni per raggiungere una totale assenza di fumo. Si suggeriscono misure più severe di controllo del tabacco e l’estensione delle leggi antifumo per accelerare questo processo.

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