L’attaccante del Valencia, Rafa Mir, è stato arrestato dalla Guardia Civil con l’accusa di violenza sessuale. Il giovane di 27 anni ha trascorso la notte in una cella dopo che due donne, di 21 e 25 anni, hanno denunciato lui e un amico per averle aggredite sessualmente durante una festa privata, che si è tenuta nella casa di Mir, subito dopo la partita tra Valencia e Villarreal. L’udienza di convalida dell’arresto è stata programmata per il giorno seguente.
Le due donne avrebbero conosciuto Mir e il suo amico in una discoteca e avrebbero deciso di seguirli nel villino dell’attaccante, originario di Murcia. Dopo l’incidente, le ragazze sono state portate in ospedale e, successivamente, lunedì mattina le autorità hanno arrestato i due uomini, accusati di aver perpetrato l’aggressione.
Il club Valencia, dal quale Mir è attualmente in prestito dal Siviglia, ha comunicato di essere a conoscenza dell’arresto del calciatore e ha assicurato di fornire la massima collaborazione alle autorità investigatrici. La vicenda ha suscitato grande attenzione mediatica e preoccupazione nel mondo del calcio, vista la gravità delle accuse.
Rafa Mir era considerato un giocatore di rilievo per il Valencia, specialmente dopo il suo trasferimento in prestito. L’accaduto, oltre a compromettere la sua carriera, ha influito negativamente sull’immagine del club, che si trova ora a dover gestire una situazione delicata dal punto di vista legale e reputazionale.
Le indagini sono in corso e si attende che gli sviluppi futuri chiariscano la posizione di Mir e dell’amico coinvolto. L’accusa di violenza sessuale è molto seria e potrebbe avere conseguenze significative per entrambi. La comunità sportiva e i fan del Valencia osservano con attenzione l’evoluzione della situazione, evidenziando l’importanza di affrontare con serietà episodi di violenza e abuso nel contesto del calcio e oltre.
In attesa dell’udienza, resta fondamentale il rispetto delle procedure legali e la presunzione di innocenza fino a prova contraria, mentre le due vittime continuano a ricevere supporto.
