S&P ha confermato il rating di lungo e breve termine dell’Italia a BBB/A-2 con outlook stabile, sottolineando le prospettive di crescita del PIL italiano, che si prevede aumenterà di circa l’1% nel 2024-2025, rispetto allo 0,2% nel decennio precedente alla pandemia. Questa crescita è attribuita a una maggiore partecipazione al mercato del lavoro, a un incremento delle esportazioni e a minori costi energetici, oltre alla previsione di una diminuzione dei tassi di risparmio delle famiglie. S&P evidenzia come la prevista accelerazione degli investimenti legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) potrebbe compensare in parte il calo dell’attività edilizia dovuto all’eliminazione graduale dei crediti d’imposta del Superbonus. Tuttavia, la principale sfida rimane rappresentata dall’elevato debito pubblico.
In aggiunta, Fitch ha aggiornato l’outlook dell’Italia da stabile a ‘positivo’, confermando il rating a BBB. Secondo Fitch, l’outlook positivo riflette le recenti performance solide dei conti pubblici e l’impegno dell’Italia a rispettare le regole dell’Unione Europea, suggerendo una potenziale riduzione dei rischi fiscali e finanziari a medio termine a causa dei livelli di debito elevati. Questo scenario è ulteriormente sostenuto da segnali di una crescita potenziale più forte e da un contesto politico più stabile.
In sintesi, le agenzie di rating mostrano fiducia nella capacità dell’Italia di affrontare i propri challenges economici, in particolare in relazione alla crescita del PIL e alla gestione del debito pubblico. S&P e Fitch concordano nel ritenere che le prospettive siano migliorate grazie a politiche fiscali prudenziali e a un contesto economico favorevole, con segnali che indicano una maggiore stabilità e sostenibilità nel lungo termine. La combinazione di crescita economica, impegno verso l’equilibrio di bilancio e stabilità politica potrebbe portare a ulteriori miglioramenti nei rating dell’Italia, se tali trende positivi continueranno.