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giovedì, 21 Novembre, 2024
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Restiamo in Libano: L’Italia segue la propria strada

Il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha affermato con fermezza che l’Italia non si sposterà in risposta agli ordini di nessuno, in particolare a seguito degli attacchi israeliani alle basi italiane della missione Unifil in Libano. Durante una visita ai militari italiani in Kosovo, Crosetto ha chiarito che l’Italia opera insieme alla forza del mandato delle Nazioni Unite. Ha dichiarato: “Pretendo rispetto da Israele”, sottolineando il ruolo dell’Italia come nazione amica e parte di una missione di pace.

Crosetto ha anche espresso sarcasmo riguardo alle richieste israeliane di un eventuale spostamento delle truppe italiane, rimarcando l’importanza di tali parole in relazione alla gravità degli eventi. Ha escluso l’idea di un ritiro italiano, chiarendo che qualsiasi decisione è di competenza delle Nazioni Unite, e prevede che si svolgano discussioni al riguardo.

In quanto a Israele, Crosetto ha riconosciuto che le ragioni dietro l’intervento israeliano in Libano sono ben note, principalmente legate alla minaccia di Hezbollah e alla necessità di ripristinare la sicurezza. Tuttavia, ha insistito che l’Italia ha condannato l’azione israeliana con fermezza e ha richiesto spiegazioni ufficiali. Ha anche evidenziato che da un anno e mezzo sta richiedendo cambiamenti nelle regole d’ingaggio della missione ONU.

Riferendosi all’eventuale missione dei carabinieri in Cisgiordania, Crosetto ha sottolineato che prima di inviare personale, è fondamentale valutare le condizioni di sicurezza. Ha affermato che la missione deve essere accettata da tutte le parti coinvolte e che i carabinieri devono lavorare per costruire le fondamenta di un futuro di pace. Ha messo in evidenza l’importanza delle forze di polizia nel creare un futuro Stato e ha ribadito che l’Italia è pronta a cooperare a condizione di rispettare la sicurezza dei propri uomini.

In conclusione, Crosetto ha affermato che l’Italia è presente per contribuire alla comunità internazionale ed è impegnata a costruire un futuro pacifico, sempre garantendo che le proprie forze possano operare in sicurezza.

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