Una notizia inaspettata riguarda la decisione del Governo di prorogare per il 2024 il bonus per la revisione auto, una misura introdotta nel 2021 per far fronte all’aumento dei costi della revisione obbligatoria. Questo bonus, inizialmente previsto con la legge di bilancio 2020, era stato finanziato con 4 milioni di euro all’anno, offrendo un contributo fisso di 9,95 euro per ogni revisione effettuata. La proroga, sebbene accolta con favore in un periodo di difficoltà economica per gli italiani, presenta diverse criticità.
Il rinnovo del bonus è avvenuto senza preavviso, attraverso un emendamento nella legge di conversione del decreto Fiscale, riducendo la dotazione finanziaria a solo 1,5 milioni di euro e concedendo pochi giorni per l’attuazione pratica della misura. Il contributo di 9,95 euro sarà disponibile per i proprietari di veicoli che effettuano la revisione in centri autorizzati tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2024. Le modalità di richiesta rimangono invariate: la domanda deve essere presentata tramite la piattaforma digitale “Bonus Veicoli Sicuri”, accedendo con SPID, CIE o CNS e fornendo informazioni come il numero di targa, la data della revisione, codice IBAN e un indirizzo email.
Una volta inviata la domanda, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) effettuerà delle verifiche attraverso SOGEI e il Centro Elaborazione Dati della Motorizzazione, mentre i rimborsi saranno erogati dalla CONSAP direttamente sul conto del richiedente. Tuttavia, la piattaforma per inoltrare la richiesta non è ancora attiva e il tempo per farlo sta per scadere, con una deadline al 31 dicembre. La mancanza di una comunicazione adeguata e i tempi ristretti per la richiesta hanno suscitato preoccupazioni tra i cittadini e gli operatori del settore. La difficoltà di accesso al portale, a meno di due settimane dalla scadenza prevista, potrebbe compromettere l’efficacia del bonus, evidenziando la necessità di una gestione più chiara e tempestiva per iniziative di questo tipo. Con una disponibilità limitata e le attuali criticità, il bonus rischia di non raggiungere gli obiettivi prefissati, trasformandosi in un’occasione persa.