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lunedì, Ottobre 7, 2024
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Ribaltamenti nei Pronostici: Le Regionali d’Autunno in Liguria, Umbria ed Emilia Romagna

Le elezioni regionali d’autunno in Liguria, Emilia Romagna e Umbria stanno creando tensioni tra le forze politiche. La situazione è caotica sia a destra che a sinistra, con il centro che presenta segni di disaccordo. Significativa è la ribellione dello sceriffo De Luca, presidente della Campania, che ha annunciato la sua ricandidatura nonostante l’opposizione di Elly Schlein, segretaria del PD, contraria al terzo mandato. De Luca, che sembrava trionfante, ha sarcasticamente messo in dubbio il successo del libro di Schlein, accentuando il clima di conflitto interno.

Anche dall’altra parte, il panorama è agitatissimo. Durante il raduno della Lega a Pontida, i giovani membri hanno lanciato cori contro l’alleato Tajani, accusato di sostenere lo “ius Schopenhauer”. In questo contesto, le ambizioni di Schlein di conquistare tre regioni e indebolire il governo Meloni sembrano svanire, con gli ultimi sondaggi che la esortano a rivedere i suoi obiettivi.

In Liguria, ci si prepara per il voto del 27-28 ottobre, ma gli eventi recenti hanno alimentato polemiche. Nicola Morra, ex M5S, ha fatto una gaffe attaccando il candidato Bucci per la sua condizione di salute. Un alterco tra Bucci e Orlando ha ulteriormente messo in evidenza le fratture politiche, facendo emergere che le tensioni nazionali si riflettono sul territorio e che la rottura del “campo largo” ha riaperto i giochi politici.

Per quanto riguarda Umbria e Emilia Romagna, le elezioni si svolgeranno il 17-18 novembre. In Umbria, il centrodestra punta sulla presidente uscente Donatella Tesei, mentre il PD cerca di ribaltare la situazione. Il sindaco di Terni, Stefano Baldecchi, ha allettato il centrodestra con una alleanza, complicando ulteriormente le cose per il PD. In Emilia Romagna, i sondaggi sembrano favorire la sinistra con Michele De Pascale, ma la competizione è serrata contro Elena Ugolini, e i nomi di Conte e Renzi potrebbero influenzare l’esito finale.

Infine, un dato allarmante emerge: l’astensionismo rappresenta una preoccupazione costante, influenzando le strategie e le prospettive di successo di tutti i partiti coinvolti.

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