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giovedì, Ottobre 10, 2024
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Riduzione dei Prestiti, ma Aumento del Credito al Consumo

Nel secondo trimestre dell’anno, secondo l’ultima rilevazione della Fondazione Fiba di First Cisl sui dati della BCE, si segnala una diminuzione dei prestiti alle famiglie in Italia dello 0,1% rispetto al periodo precedente. Contrariamente a questa tendenza, il credito al consumo ha registrato un incremento dell’1,8%, passando da 162,419 a 165,278 miliardi di euro. L’analisi evidenzia che l’Italia continua a essere leader in Europa per i costi associati al credito al consumo, con un TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) delle nuove operazioni che ad agosto ha raggiunto il 10,5%. Questo valore è significativamente superiore rispetto alla media dell’area euro (8,55%) e ai tassi di Francia (6,82%) e Germania (8,27%). Nel mese di luglio, si era già registrato un aumento, dopo una breve diminuzione di giugno.

L’analisi mostra anche che l’Italia ha la quota più alta di credito al consumo rispetto al totale dei prestiti richiesti, con un 18,7% ad agosto, rispetto a una media dell’area euro dell’11,2%. Germania e Francia si trovano molto più indietro, con percentuali rispettivamente del 9,9% e del 12,5%.

Un altro aspetto significativo emerso dalla ricerca è la continua crescita della cessione del quinto dello stipendio, una forma di prestito che, legata ai consumi, porta con sé preoccupazioni di carattere sociale. Dal 2011 fino alla metà del 2024, l’importo di questi prestiti è quasi raddoppiato, passando da poco oltre 10 miliardi a oltre 18 miliardi di euro. Questo fenomeno suggerisce che sempre più famiglie si possano trovare in difficoltà nel gestire i propri debiti, facendo appello a forme di prestito che possono avere conseguenze negative sul piano finanziario e sociale.

In conclusione, l’analisi mette in luce un panorama di crescente indebitamento per il credito al consumo in Italia, evidenziando tassi elevati e modalità di prestito che meritano un’attenta riflessione, non solo da parte degli istituti di credito, ma anche da parte delle autorità competenti e della società in generale.

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