Intervistato a La Zanzara, Vittorio Feltri, direttore editoriale del Giornale e consigliere lombardo di Fratelli d’Italia, ha fatto dichiarazioni provocatorie contro i musulmani, affermando che “sparerebbe in bocca ai musulmani”. A 81 anni, Feltri continua a suscitare polemiche con le sue affermazioni. Durante l’intervista, ha commentato gli eventi successivi alla morte del 19enne Ramy Elgaml, dicendo di non frequentare le periferie, che considera caotiche e piene di extracomunitari che non sopporta. Ha espresso il suo disprezzo verso i musulmani, definendoli “razze inferiori”.
Feltri ha anche sostenuto un carabiniere indagato dopo l’incidente coinvolgente Ramy, dichiarando che chi decide di commettere atti di delinquenza, indipendentemente dall’età, deve assumere la responsabilità delle proprie azioni. Le affermazioni di Feltri hanno immediatamente generato un’ondata di reazioni da parte del pubblico e dei media, sollevando interrogativi sulla posizione della leader del suo partito, Giorgia Meloni.
La gravità delle sue dichiarazioni ha sollevato polemiche non solo per il contenuto ma anche per il ruolo che un consigliere lombardo di un partito politico nazionale ha nel fomentare un clima di intolleranza e discriminazione. La sua visione negativa e generalizzata dei musulmani riflette un atteggiamento diffuso di xenofobia, che molti temono possa trovare legittimità in un contesto politico sempre più polarizzato.
Le reazioni a questa intervista evidenziano le tensioni esistenti nella società italiana riguardo all’immigrazione e alla presenza di comunità straniere. In un momento in cui le questioni di integrazione culturale e sociale sono al centro del dibattito pubblico, le parole di Feltri rappresentano un segnale di divisione e conflitto.
Nonostante il clamore, resta da vedere se Giorgia Meloni prenderà ufficialmente posizione riguardo le esternazioni di Feltri, poiché ciò potrebbe influenzare ulteriormente le dinamiche politiche all’interno del suo partito e nella società italiana.