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mercoledì, 4 Dicembre, 2024
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Rigopiano: La Cassazione Conferma la Condanna per l’Ex Prefetto Provolo

La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a 1 anno e 8 mesi per l’ex prefetto di Pescara, Francesco Provolo, in relazione alla tragedia di Rigopiano, dove il 18 gennaio 2017 una valanga ha colpito un hotel, causando la morte di 29 persone. Provolo è accusato di rifiuto di atti d’ufficio e falso. La Corte ha inoltre disposto un Appello bis per sei dirigenti della Regione Abruzzo dell’epoca, già assolti nei precedenti gradi di giudizio. Questi dirigenti includono Carlo Giovani, Carlo Visca, Pierluigi Caputi, Emidio Primavera, Sabatino Belmaggio e Vincenzo Antenucci e il nuovo appello riguarderà i ‘capi 1 e 2’. Anche l’ex sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, sarà coinvolto in un Appello bis davanti al tribunale di Perugia, dopo che la Corte ha accolto il ricorso della difesa e annullato con rinvio la condanna per omicidio e lesioni colpose. Lacchetta era stato condannato a 2 anni e 8 mesi in primo e secondo grado.

Sono interessati anche i dirigenti della Provincia, Paolo D’Incecco e Mauro Di Blasio, entrambi condannati a 3 anni e 4 mesi. Enrico Colangeli, un tecnico comunale di Farindola, inizialmente assolto, è stato successivamente condannato a 2 anni e 8 mesi in appello. Leonardo Bianco, ex capo di gabinetto della Prefettura, è stato condannato a 1 anno e 4 mesi in secondo grado, ma senza aggravante. I familiari delle vittime hanno partecipato all’udienza indossando magliette raffiguranti i defunti.

Nel giorno della tragedia si sono verificate anche quattro scosse di terremoto di magnitudo 5.1 con epicentro nell’Aquilano. Gli ospiti dell’hotel erano in ansia, desiderosi di andarsene, ma bloccati dalla neve. Poche ore prima della valanga, ci sono state diverse richieste di soccorso, tra cui le telefonate di Gabriele D’Angelo, un cameriere dell’hotel deceduto nel disastro. Queste richieste sono rimaste inascoltate, mentre gli ospiti attendevano invano uno spazzaneve, che non arriverà mai. Nel frattempo, l’Abruzzo affrontava un’emergenza neve, con accumuli di oltre due metri nell’entroterra, migliaia di persone senza luce e centinaia di richieste di aiuto.

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