Riparte la campagna “Frecciarosa – la prevenzione viaggia in treno”, giunta alla quattordicesima edizione, promossa dalla Fondazione IncontraDonna in collaborazione con il Gruppo FS. L’iniziativa, sostenuta dal ministero della Salute e da varie associazioni scientifiche, è stata presentata oggi a Roma con la partecipazione di importanti rappresentanti del settore. In Italia, ogni anno vengono registrate oltre 395mila nuove diagnosi di cancro, con il tumore della mammella che rappresenta il caso più comune.
L’implementazione della campagna mira a sensibilizzare la popolazione sulla prevenzione oncologica, considerando che il 40% dei tumori potrebbe essere evitato modificando stili di vita e riducendo i fattori di rischio. Durante il mese di ottobre, dal lunedì al venerdì, i passeggeri dei treni Frecce, Regionali e Intercity potranno fruire di un servizio di consulenza gratuita a bordo, fornito da medici specializzati dell’Associazione italiana di oncologia medica.
In aggiunta, quest’anno sarà possibile prenotare teleconsulti sulla piattaforma “Frecciarosa.it” per chiarimenti e suggerimenti da specialisti, con l’avvertenza che questi consigli andranno poi integrati nelle strutture del Servizio sanitario nazionale. La campagna promuove anche stili di vita sani e l’adesione agli screening oncologici attivi in Italia.
A bordo dei treni verranno distribuiti, inoltre, il “Vademecum Salute”, un documento redatto con il ministero della Salute, contenente suggerimenti per una sana prevenzione, accessibile anche in formato digitale in italiano e inglese.
Stefano Cuzzilla, presidente di Trenitalia, ha annunciato una novità per questa edizione: il 24 ottobre, presso lo scalo ferroviario di San Lorenzo a Roma, sarà attivata un’unità mobile della ASL ROMA 1 che offrirà gratuitamente alcune prestazioni sanitarie. Adriana Bonifacino, presidente della Fondazione IncontraDonna, ha condiviso dati incoraggianti sui tassi di guarigione dal tumore al seno, ma ha sottolineato l’importanza di incrementare la prevenzione a livello nazionale, segnalando che l’adesione agli screening mammografici è ancora insufficiente, con un calo del 3,5% tra il 2021 e il 2022, in particolare in alcune Regioni. L’obiettivo è quindi incentivare la consapevolezza e il coinvolgimento della popolazione nella prevenzione oncologica.