Il Governo italiano, guidato da Giorgia Meloni, ha annunciato un adeguamento alle normative dell’Unione Europea riguardo ai limiti sull’uso del denaro contante. Fino ad ora, il governo ha minimizzato l’importanza di introdurre tali limiti, sostenendo che non ci fosse una correlazione evidente tra l’uso dei contanti e l’economia sommersa. Tuttavia, per il 2024 è stato mantenuto il limite di 5.000 euro per le transazioni in contante, una soglia inferiore rispetto ai 10.000 euro stabiliti dall’UE. Attualmente, non esiste un limite al denaro contante che può essere posseduto a casa, ma il limite di 5.000 euro si applica quando i fondi passano da un soggetto all’altro per vendite, prestiti, donazioni o compensi.
Quando si viaggia all’estero, entrano in vigore limiti più rigorosi. Infatti, al di fuori dell’Unione Europea, il diritto alla detenzione illimitata di contante non si applica. Il limite per il trasporto di denaro contante all’estero rimane fissato a 10.000 euro, comprensivo di contante, oro e crediti su carte prepagate. Sono previste sanzioni severe per qualsiasi trasgressione a queste normative. Anche le carte prepagate e i traveller’s cheque saranno soggetti a controlli doganali rigorosi.
I viaggiatori devono dichiarare alle autorità doganali eventuali somme superiori a 10.000 euro, compilando un modulo che spiega le motivazioni del trasferimento. Questo obbligo si estende oltre al denaro contante tradizionale, includendo strumenti come le carte prepagate. In caso di omissione nella dichiarazione o sospetti di attività illecite, le autorità possono trattenere i fondi per un mese, prorogabile fino a novanta giorni.
Le nuove misure mirano a contrastare non solo il riciclaggio di denaro ma anche a prevenire il finanziamento del terrorismo. Il rafforzamento del controllo sulle transazioni finanziarie transfrontaliere è una risposta alle crescenti esigenze di sicurezza. Queste normative, introdotte dal Regolamento (UE) 2018/1672, ora diventano realtà in Italia grazie all’approvazione recente di un decreto legislativo che include anche le carte prepagate non nominative. In sintesi, il governo italiano si sta allineando agli standard europei, introducendo misure più severe per il controllo del denaro contante e dei mezzi di pagamento correlati.