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Rischi per il Cervello: Influenza Australiana e Encefaliti

L’influenza australiana, che sta interessando anche l’Italia, è al centro di un vivace dibattito tra esperti a causa dei potenziali rischi neurologici associati. Questa epidemia, che colpisce maggiormente durante la stagione fredda, è una delle principali cause di infezioni respiratorie stagionali, insieme al virus respiratorio sinciziale (RSV), Covid-19 e polmonite pneumococcica. Gli esperti avvertono che le complicanze di queste infezioni possono avere effetti devastanti sul sistema nervoso, specialmente tra anziani e persone con patologie croniche.

Secondo Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali (Simit), tutti i virus influenzali possono raggiungere il sistema nervoso centrale e causare encefaliti, anche di gravità significativa. Andreoni ha sottolineato che più grave è la forma influenzale, maggiori sono i casi con coinvolgimento del sistema nervoso. L’epidemia ha già mostrato un impatto significativo nell’emisfero sud, con oltre 15 milioni di casi e numerose ospedalizzazioni. In Italia, l’influenza provoca ogni anno tra le 5.000 e le 15.000 vittime, rendendo fondamentale la vaccinazione per prevenire complicanze neurologiche e altre conseguenze gravi.

Tuttavia, nonostante il rischio, i tassi di copertura vaccinale in Italia sono insoddisfacenti, collocando il paese tra il 16° e il 17° posto su 28 in Europa per adesione alla vaccinazione in diverse fasce d’età. Roberta Siliquini, presidente della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica, mette in evidenza la necessità di promuovere una cultura della prevenzione e di una campagna vaccinale più efficace, sottolineando che ogni cittadino deve avere accesso alle protezioni disponibili.

Oltre all’influenza, la polmonite e il Covid-19 rimangono principali cause di morte in Italia, in particolare tra gli anziani, mentre il virus respiratorio sinciziale sta diventando una crescente minaccia anche per i neonati. Matteo Bassetti, direttore delle Malattie Infettive dell’ospedale Policlinico San Martino di Genova, ha riportato il caso di un paziente di 76 anni con sintomi neurologici gravi a causa del virus H3N2, evidenziando il “tropismo” del virus per il sistema nervoso centrale. Ha concluso sottolineando l’importanza della vaccinazione per prevenire gravi complicazioni e il rischio di sovraccarico degli ospedali.

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