25 Settembre 2024

Rischio di Mutamento: 180.000 Euro di Multa o Due Anni di Carcere

farfalle rubate

La vicenda del medico ortopedico di Modena, arrestato lo scorso maggio in Sri Lanka insieme al figlio per aver catturato farfalle in un’area protetta, ha preso una piega drammatica. I due sono stati accusati di tentato contrabbando di insetti protetti, dopo che le autorità locali hanno trovato centinaia di farfalle nei loro zaini, conservate in barattoli di vetro e contenitori di plastica.

La giustizia dello Sri Lanka ha emesso una condanna esemplare: una multa record di 60 milioni di rupie, equivalenti a oltre 180.000 euro, da saldare entro il 29 settembre. In caso di mancato pagamento, la multa sarà convertita in una pena di due anni di reclusione. Questa è la sanzione più alta mai inflitta nel Paese per un reato del genere, dimostrando la serietà delle accuse legate alla protezione della fauna selvatica.

Il medico, noto collezionista di insetti e membro del Gruppo Modenese Scienze Naturali, si trovava in Sri Lanka per una vacanza che si è trasformata in un incubo. Durante una visita all’area naturale protetta dello Yala, lui e suo figlio sono stati fermati dalle autorità dopo che il loro comportamento ha destato sospetti. I controlli hanno rivelato la presenza degli insetti, portando alle accuse di cattura di farfalle in una riserva naturale, violando le legislazioni locali.

La difesa del chirurgo sostiene che le farfalle non avessero valore commerciale e che fossero state catturate per scopi scientifici. Anche l’associazione Entomodena ha manifestato supporto per il professionista, descrivendolo come una persona seria. Colleghi della clinica San Michele di Reggio Emilia hanno espresso fiducia nella risoluzione della situazione, sottolineando la professionalità del medico e l’assenza di correlazioni tra la sua attività lavorativa e l’arresto.

La situazione per il medico e il figlio rimane complessa; entrambi sono bloccati in Sri Lanka, in attesa di sviluppi legali o del pagamento della multa. La vicenda ha sollevato interrogativi sulla cattura di specie protette e sulla responsabilità dei professionisti, evidenziando la necessità di rispettare le leggi in vigore a tutela della biodiversità.

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