Riapre il 21 dicembre il Corridoio Vasariano degli Uffizi, chiuso dal 2016 per lavori di adeguamento alle normative di sicurezza. Per la prima volta sarà accessibile al pubblico, permettendo ai visitatori di passeggiare sopra il centro di Firenze, partendo dalla Galleria delle Statue e delle Pitture per raggiungere il giardino di Boboli e Palazzo Pitti, attraversando il Ponte Vecchio. Questo percorso offre un’esperienza unica, riportando indietro nel tempo a quasi cinque secoli fa, quando il Corridoio fu originariamente creato.
Il Corridoio, lungo oltre settecento metri, è stato restaurato e riportato alla sua originaria forma, apparendo come un semplice “tunnel aereo”. I lavori di consolidamento e recupero, realizzati da Uffizi e Soprintendenza, sono stati presentati nel febbraio 2019 e hanno richiesto 18 mesi di studi, ricerche e indagini. Sono stati coinvolti numerosi specialisti, con oltre mille pagine di programma e migliaia di fotografie e relazioni dettagliate. I lavori, costati circa 10 milioni di euro e supportati da un ulteriore milione di dollari donato nel 2023 dall’imprenditore Skip Avansino, sono terminati nelle scorse settimane.
Il nuovo percorso del Corridoio è completo di accessibilità per i disabili, grazie a rampe, pedane e ascensori che permettono di superare dislivelli. È dotato di servizi igienici e di un’illuminazione a LED a basso consumo energetico, oltre ad essere interamente videosorvegliato. Tra le principali modifiche, sono state realizzate nuove uscite di sicurezza, incluse nel progetto di consolidamento strutturale volto al miglioramento della sicurezza antisismica e al restauro degli interni.
Il direttore Simone Verde sottolinea l’importanza della riapertura del Corridoio, che rappresenta un impegno verso i cittadini e segna un momento cruciale per il Complesso degli Uffizi. Dal 21 dicembre, i visitatori potranno attraversare l’Arno, apprezzando la grandezza e la ricchezza della storica cittadella medicea. Questo evento si inserisce nel più ampio piano di riqualificazione e valorizzazione del patrimonio culturale, mirando a unire la fruibilità della storia monumentale con l’arte della città.