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venerdì, 22 Novembre, 2024
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Ritrovamento di un Pugnale di Rame Antico nel Carso Triestino

Un raro pugnale in rame, risalente a più di 4.000 anni fa, è stato scoperto nella grotta Tina Jama, nel Carso triestino a Sgonico, insieme a resti ceramici e manufatti in pietra, grazie agli scavi condotti dai ricercatori dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. È stata inoltre identificata una struttura in pietra che chiudeva l’ingresso della grotta, risalente a un periodo compreso tra il 2000 e il 1500 a.C., la cui funzione rimane incerta. Alcuni frammenti di crani umani trovati in associazione alla struttura suggeriscono possibili scopi funerari, mentre potrebbe anche aver servito a proteggere l’interno della grotta dai venti di bora.

L’importante scoperta è stata presentata il 23 ottobre a Trieste, alla presenza di vari rappresentanti delle istituzioni locali e accademiche. Le indagini hanno permesso di ricostruire la storia delle regioni dell’Adriatico nord-orientale, estendendosi tra i 9.000 e i 4.000 anni fa. Secondo Federico Bernardini, direttore degli scavi, l’attività mira a chiarire vari aspetti della preistoria recente usando metodologie moderne, fornendo anche opportunità formative per studenti italiani e internazionali. Durante gli scavi sono emersi strati dell’età del Bronzo e del Rame finale, cruciali per comprendere le trasformazioni tecnologiche e culturali dell’Europa dell’epoca.

Il ritrovamento del pugnale in rame, eccezionale per la sua rarità, solleva interrogativi sull’uso della grotta, poiché simili manufatti sono di solito associati a contesti sepolcrali. La campagna di scavo, condotta in collaborazione con altre istituzioni, ha ricevuto un forte sostegno logistico dai proprietari terrieri locali. Gli scavi rappresentano una ripresa delle indagini archeologiche nella zona, che erano ferme da alcuni decenni.

Nella grotta sono state rinvenute anche punte di freccia in selce, manufatti in ossidiana e diversi altri oggetti che attestano una frequentazione millenaria. La presenza di materiali ceramici e un focolare indicano che il sito era abitato da gruppi con culture vicine all’area dalmata durante la seconda metà del III millennio a.C. La forma e le caratteristiche del pugnale in rame non hanno confronti diretti in Italia, ma presentano similitudini con reperti provenienti da un sito palafitticolo in Slovenia. Questi ritrovamenti fanno ben sperare per le future campagne di scavo.

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