Due alpinisti trevigiani sono stati tragicamente trovati senza vita dopo essere precipitati dalla parete sud della Marmolada, dove stavano scalando la Via Don Chisciotte. Il Soccorso Alpino è stato allertato dalla centrale del Suem del Veneto, su richiesta della moglie di uno dei due uomini, che non aveva ricevuto risposte a un messaggio inviato attorno alle 14:00. Le auto dei due scalatori sono state rinvenute: una parcheggiata a Malga Ciapela, luogo da cui erano partiti per il Rifugio Falier, e l’altra a Fedaia, dove avrebbero dovuto arrivare dopo aver completato la via.
I soccorritori hanno esteso le ricerche fino a Malga Ombretta, a sud, e lungo il ghiaccio sul versante nord, ma non hanno trovato alcuna traccia degli alpinisti. Questa mattina, alle 5:30, una squadra di soccorritori si è recata al Rifugio Falier per osservare la parete con il binocolo, ma senza successo. A questo punto, è decollato l’elicottero Falco 2 da Belluno, che si è diretto rapidamente verso i ghiaioni alla base della parete. Purtroppo, i soccorritori hanno trovato solo i corpi esanimi degli alpinisti.
Dopo la constatazione del decesso, le salme sono state recuperate e trasportate alla cella mortuaria di Rocca Pietore. Il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, ha condiviso l’aggiornamento tramite un post su Facebook, esprimendo la sua vicinanza e solidarietà ai familiari e ai cari delle vittime in questo momento di grande dolore. Questo tragico incidente evidenzia i rischi associati all’alpinismo, un’attività che, sebbene affascinante, può comportare gravi pericoli. La comunità alpinistica e le autorità locali sono profondamente colpite da questa perdita, sottolineando l’importanza della sicurezza e della preparazione quando si affrontano sfide nelle montagne.