Gli affreschi della Cappella Sistina di Michelangelo, in particolare la figura di una donna nel Giudizio Universale, potrebbero rivelare segni di una malattia. Secondo uno studio pubblicato su ‘The Breast’, questa figura, coperta da un velo blu, presenta anomalie al seno che potrebbero indicare un tumore al seno. Già dalla posizione della mano, sottolineata sotto il seno, e dall’aspetto sfigurato del lato destro, si deduce che la donna possa essere affetta da questa patologia. L’indagine ha coinvolto otto storici dell’arte e professionisti medici che hanno applicato l’iconodiagnosi, un approccio interdisciplinare che esplora le condizioni mediche rappresentate nelle opere d’arte.
Andreas G. Nerlich, patologo presso l’Università di Monaco di Baviera, ha spiegato come l’iconodiagnosi possa fornire informazioni sui malanni storici e sul loro impatto sulle popolazioni. La figura identificata indossa un velo blu, simbolo di matrimonio, e mostra segni tipici di cancro, come un’areola assente e un capezzolo schiacciato; sono visibili anche noduli, uno sopra un’area di colorazione arancione, l’altro vicino all’ascella, potenzialmente indicativo di linfonodi ingrossati.
Lo studio suggerisce che Michelangelo non abbia rappresentato casualmente questa condizione, ma piuttosto con un intento simbolico. Le altre donne ritratte accanto a questa figura non presentano anomalie, evidenziando la peculiarità della malattia. Inoltre, il gesto del dito rivolge verso il suolo potrebbe simboleggiare la consapevolezza del destino avverso della donna. Alcuni critici potrebbero obiettare che la giovane età della figura contraddice l’idea di cancro al seno, solitamente più comune in donne sopra i 50 anni. Tuttavia, i ricercatori avvertono che l’applicazione delle statistiche moderne al periodo rinascimentale non è del tutto corretta.
Questa scoperta mette in discussione l’interpretazione tradizionale del seno come simbolo di nutrimento, suggerendo che Michelangelo fosse informato sulle malattie e le loro rappresentazioni. Alcuni membri della squadra di Nerlich ritengono che la donna possa simboleggiare la punizione o incarnare la lussuria, secondo altre figure archetipiche presenti nell’affresco. Il team intende continuare la ricerca di altre malattie rappresentate nell’arte attraverso l’iconodiagnosi.