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martedì, 3 Dicembre, 2024
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Roma in stato di emergenza per la manifestazione a sostegno della Palestina di oggi

Roma si sta preparando a una manifestazione pro-Palestina non autorizzata prevista per il primo pomeriggio, proprio due giorni dopo il primo anniversario dell’attacco di Hamas in Israele del 7 ottobre. Le forze dell’ordine sono state schierate in assetto di “guerra”, in particolare su via Ostiense, dove sono in corso controlli mirati ai caselli autostradali e nelle stazioni. Il nuovo questore di Roma, Roberto Massucci, ha chiesto un dispositivo di sicurezza con misure sempre più rigorose attorno all’area della stazione Ostiense, per garantire la sicurezza pubblica e prevenire possibili atti violenti.

L’attenzione delle forze dell’ordine è concentrata anche sulle piattaforme social, monitorando in particolare i contenuti provenienti da ambienti anarchici e collettivi universitari. Massucci ha sottolineato l’importanza di far rispettare il divieto di manifestazione, evidenziando che è indispensabile garantire la sicurezza della cittadinanza. Nonostante il rifiuto del Tar al ricorso presentato dagli organizzatori, l’Unione democratica arabo-palestinese e i Giovani palestinesi hanno confermato la loro intenzione di procedere con l’appuntamento fissato per oggi alle 14 presso Piramide.

Il contesto di forte tensione è accentuato dalle misure di sicurezza stabilite per evitare che l’evento si trasformi in una manifestazione violenta, dato il clima di paura e preoccupazione che si respira in città. Massucci ha evidenziato la necessità di intensificare i controlli per identificare e bloccare eventuali infiltrati. La situazione è delicata, considerando il significativo afflusso di persone attese alla manifestazione e l’importanza di gestire i flussi di partecipanti senza compromettere la sicurezza di Roma.

Le forze dell’ordine rimangono in stato di vigilanza, pronte a rispondere a qualsiasi evenienza durante la manifestazione, mentre il dibattito sulle libertà di espressione e di assemblea continua a sollevare interrogativi e divisioni tra i diversi gruppi e opinioni pubbliche. Questa manifestazione si inserisce in un contesto globale di crescente attenzione verso il conflitto israelo-palestinese, suscitando emozioni forti e reazioni polarizzate a livello locale e internazionale.

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