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Roma: Seconda Città più Costosa d’Italia, Aumento della Spesa di 200 Euro

Roma si conferma tra le città più costose d’Italia, con una spesa media annua in aumento di 388 euro per famiglia, secondo l’Unione Nazionale Consumatori. I dati Istat rivelano un’inflazione annua del +1,5%, la quarta più alta nel Paese, contribuendo a un significativo innalzamento del costo della vita. La Capitale si posiziona al secondo posto per costo della vita, superata solamente da Bolzano. A risentire maggiormente di questo aumento sono i prezzi legati al carrello della spesa, con un incremento annuo di 201 euro per famiglia, di cui 176 euro solo per alimentari e bevande analcoliche. Vincenzo Dona, presidente dell’Unione, evidenzia che l’inflazione potrebbe essere influenzata dall’imminente Giubileo.

Nei mercati romani, i rincari colpiscono soprattutto frutta e verdura. Nonostante il calo dei prezzi all’ingrosso per alcuni prodotti, come clementine e mele golden (-33%), i prezzi al dettaglio registrano aumenti notevoli. Ad esempio, il prezzo dei carciofi passa da 1,20 euro a 2 euro l’uno. Anche i finocchi e i broccoli hanno visto aumenti rispettivamente del 45% e 44%. Massimo Pallottini, direttore del CAR (Centro Agroalimentare di Roma), attribuisce questi aumenti a fattori climatici come la siccità e il maltempo, ma sottolinea la capacità della filiera di attenuare gli effetti sui prezzi al consumo.

Nei supermercati, Marco Annarumi di Federdistribuzione indica che gli aumenti sono contenuti tra il 3-4% per alimenti generici e circa il 5% per farine particolari. Tuttavia, il potere d’acquisto delle famiglie continua a diminuire, spingendo molti a optare per i discount. Per quanto riguarda il pane, i rincari sono marginali, eccetto per varianti con grani speciali, che risultano più costose del 10-20%.

Anche il prezzo del caffè al bar è soggetto a maggiorazioni. Sergio Paolantoni di Fipe Confcommercio prevede un aumento del prezzo medio della tazzina da 1,20 euro a 1,30 o 1,40 euro, a causa del rincaro del caffè crudo, salito di 3 euro al chilo all’ingrosso. Fipe e Fiepet Confesercenti sperano di limitare ulteriori aumenti per evitare ripercussioni sui consumatori.

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