Un giudice ha condannato Rudolph W. Giuliani, ex sindaco di New York e avvocato di Donald Trump, per oltraggio alla corte per aver continuato a diffamare due operatrici elettorali della contea di Fulton, Ruby Freeman e Shaye Moss, dopo le elezioni del 2020. Secondo il ‘New York Times’, Giuliani aveva precedentemente accettato, a maggio, di astenersi dal reiterare accuse contro le due donne, in seguito a un accordo ritenuto “chiaro e inequivocabile” dal giudice Beryl A. Howell del Distretto di Columbia. Tuttavia, nonostante questo impegno, a novembre Giuliani ha ripetuto le accuse almeno quattro volte, soprattutto dopo la vittoria di Donald J. Trump alle elezioni presidenziali del 2024.
Il giudice ha stabilito che Giuliani deve rimborsare le spese sostenute dalle due donne come conseguenza delle sue affermazioni diffamatorie. Howell ha espresso scetticismo riguardo alla possibilità che Giuliani onori tale obbligo, tenendo conto del suo comportamento passato. Durante la lettura della sentenza, il giudice ha messo in guardia Giuliani, avvertendo che potrebbe affrontare una pena di carcere se non dovesse rispettare le decisioni della Corte.
La condanna di Giuliani si inserisce in un contesto più ampio di accuse infondate e disinformazione legate alle elezioni presidenziali del 2020, in cui il suo ruolo come avvocato di Trump è diventato sempre più controverso. Le affermazioni contro Freeman e Moss erano parte di una retorica più ampia che mirava a delegittimare i risultati elettorali e sono state ampiamente smentite. Questa condanna rappresenta non solo una questione legale per Giuliani, ma anche un esempio delle conseguenze che possono derivare da una campagna di disinformazione.
La sentenza di oltraggio alla corte non è solo un avvertimento per Giuliani, ma anche un segnale che le corti stanno prendendo sul serio gli attacchi contro la reputazione e l’integrità delle persone. La situazione di Giuliani potrebbe avere ripercussioni significative per la sua carriera e per la sua reputazione, già compromessa, nel contesto dell’americane politiche.