Ernesto Maria Ruffini annuncia le sue dimissioni dalla guida dell’Agenzia delle Entrate in un’intervista al Corriere della Sera, spiegando di aver informato il ministro Giorgetti della sua intenzione di lasciare l’incarico per garantire un regolare passaggio di consegne. Tuttavia, respinge le voci secondo cui intende scendere in politica come ‘federatore’ del centrosinistra, affermando che non ha intenzione di partecipare attivamente in questo ambito. Ruffini sottolinea di non condividere il “chiacchiericcio” che riduce la politica a un gioco di società e afferma di essere sempre stato motivato dal rispetto delle leggi e del bene comune, ritenendo fondamentale rimanere al di sopra delle parti.
Ruffini spiega che la sua decisione di dimettersi deriva dalla necessità di rimanere fedele ai propri principi e all’identità professionale di avvocato che ha sempre sostenuto. Parla degli anni trascorsi all’Agenzia delle Entrate come di un periodo difficile che ha comportato sacrifici personali e familiari, ma riconosce che ogni esperienza ha il suo termine, anche se non sempre coincide con quello previsto. Si dichiara non attaccato alla poltrona e vede il suo ruolo più come un incarico da svolgere con lealtà per servire le istituzioni piuttosto che una posizione di potere.
Quando affronta l’argomento della sua potenziale funzione di ‘federatore’ del centrosinistra, Ruffini esprime scetticismo sull’efficacia dei singoli nel provocare cambiamenti, preferendo la collaborazione e il lavoro comune. Critica l’idea di considerare la politica come un gioco di potere o competizione, sostenendo che dovrebbe invece essere incentrata su discussioni, ideali e partecipazione. Sottolinea che la politica deve essere vista come un’avventura collettiva che favorisce il dialogo e il coinvolgimento dei cittadini, prescindendo da ruoli ufficiali.
Ruffini afferma che il suo compito come cittadino è quello di prendersi cura della propria comunità , ritenendo che tutti abbiano il diritto e il dovere di impegnarsi attivamente senza necessariamente ricoprire cariche formali. In conclusione, il suo messaggio si concentra sull’importanza del senso civico e della partecipazione attiva nella vita collettiva.