La nazionale di rugby italiana è stata sconfitto dall’Argentina con un pesante 18-50 nel primo test match delle “Autumn Series” allo stadio di Udine, che ha visto la partecipazione di 22.358 spettatori. Gli argentini, noti come Pumas, hanno dominato la partita, approfittando dei numerosi errori e palloni persi dagli azzurri guidati dal ct Gonzalo Quesada. Inizialmente, l’Italia ha mostrato un buon gioco nei primi 50 minuti, con un primo tempo terminato 10-17, ma ha dovuto affrontare anche l’infortunio di Capuozzo dopo soli 6 minuti. Con il passare del tempo, la solidità e la velocità del gioco argentino hanno preso il sopravvento, evidenziando una perfetta esecuzione del rugby.
Questa sconfitta ha ridimensionato un’Italia che veniva da un periodo positivo, avendo subito una sola sconfitta negli ultimi sei incontri, tre dei quali nel Sei Nazioni. È la prima volta che gli argentini segnano così tanti punti contro gli azzurri in 24 precedenti match, superando il massimo di 39 punti. La partita ha mostrato una difesa implacabile da parte dell’Argentina, costantemente in pressione sugli avversari, mentre l’Italia ha visto la sua performance deteriorarsi nell’ultima mezz’ora di gioco.
Quesada ha commentato la durata della preparazione, con solo quattro allenamenti a ranghi completi prima della partita, in contrasto con i mesi di preparazione della squadra argentina, che a sua volta ha recentemente sconfitto squadre di alto livello come gli All Blacks e ha avuto successi contro Australia e Sud Africa.
Tra i marcatori, Albornoz si è distinto per l’Argentina, totalizzando 15 punti e aggiudicandosi il titolo di uomo del match, mentre per l’Italia i primi punti sono stati realizzati da Allan al 33esimo minuto, seguiti dalla meta di Nicotera.
Il secondo test match è in programma a Genova contro la Georgia domenica prossima alle 14.40, e l’Italia chiuderà il trittico autunnale sfidando la Nuova Zelanda il 23 ottobre allo Juventus Stadium. Gli All Blacks, dopo aver vinto contro l’Irlanda, sono sempre considerati un avversario temibile e l’evento è atteso con il tutto esaurito.