Una baita nel cuore di Saariselkä, in Lapponia finlandese, ha ospitato il summit Nord-Sud al quale la premier Giorgia Meloni ha partecipato nonostante l’influenza. Durante la riunione, Meloni ha sottolineato l’importanza di difendere i confini esterni dell’Europa, evitando che la Russia e le organizzazioni criminali compromettano la sicurezza. Ha evidenziato che la presenza di diverse nazioni in un dialogo sulle questioni fondamentali indica una consapevolezza delle nuove sfide globali, esprimendo la necessità di ripetere in futuro tali incontri.
Meloni ha trattato delle sfide riguardanti la sicurezza dei cittadini e la difesa, sottolineando il rafforzamento del pilastro NATO come fondamentale per la sicurezza. Riguardo alla questione del contributo alla NATO, in particolare in caso di un ritorno di Donald Trump alla presidenza, ha affermato che l’attenzione deve essere rivolta a cosa l’Europa può fare per sé stessa, piuttosto che a quanto possa fare l’America.
Tra i principali temi discussi al summit c’erano la difesa e l’immigrazione, in un contesto dove le guerre stanno diventando ibride. Meloni ha invitato a concentrare gli sforzi su queste questioni, partecipando con altri leader, tra cui Kyriakos Mitsotakis e Ulf Kristersson. Due sessioni di lavoro sono state dedicate alla sicurezza europea e al fenomeno migratorio. Meloni ha espresso la necessità di affrontare il fenomeno migratorio in modo olistico, inclusa la dimensione esterna e le partnership con i Paesi del Nord Africa.
Ha anche parlato della necessità di stabilire quali siano i Paesi sicuri, un tema non esclusivo dell’Italia, e ha anticipato la prossima direttiva dell’UE sui rimpatri. Meloni ha affermato che le nuove regole sul Patto europeo potranno migliorare la gestione dell’immigrazione, evitando di lasciare ai trafficanti il controllo sugli ingressi. Ha infine commentato sul processo a Matteo Salvini, affermando che le sue scelte erano politiche e non reati, sostenendo che la giurisdizione non dovrebbe influenzare la politica.
La premier ha anche annunciato una riunione sul tema Albania per stabilire le prossime mosse, confermando che sarà necessaria più tempo per completare la lista europea dei Paesi sicuri.