La tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro è una priorità fondamentale, secondo la ministra del Lavoro, Marina Calderone. Durante gli Stati Generali della Salute e Sicurezza sul lavoro, che si svolgono dal 29 al 31 ottobre alla Camera dei Deputati, ha sottolineato l’importanza di proteggere l’integrità psicofisica dei lavoratori, facendo riferimento agli articoli 232 e 41 della Costituzione. Questi articoli rappresentano il fondamento per l’impegno collettivo nella salvaguardia della salute e della sicurezza di chi lavora. Calderone ha affermato che le condizioni di sicurezza sono un dovere e che ogni infortunio sul lavoro non riguarda solo il singolo individuo, ma ha un impatto su tutta la società, toccando famiglie, colleghi e l’intero tessuto sociale.
Nicolas Schmit, commissario europeo per il lavoro e i diritti sociali, ha partecipato all’evento evidenziando che la questione della sicurezza sul lavoro è cruciale sia in Italia che in Europa. Ha insistito sull’importanza del rispetto degli obiettivi di sicurezza, chiedendo un impegno condiviso da parte delle istituzioni europee, dei livelli nazionali e locali, degli imprenditori e delle parti sociali. Schmit ha sottolineato che la prevenzione e la formazione sono essenziali per ridurre gli infortuni sul lavoro. Nonostante gli sforzi, ha rilevato che gli incidenti, compresi quelli mortali, sono ancora troppo frequenti in Europa, e in particolare in Italia, concludendo che ora è il momento di passare dalle parole ai fatti.
In questo contesto, gli Stati Generali rappresentano una piattaforma importante per discutere e promuovere azioni concrete al fine di migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro. La ministra Calderone e il commissario Schmit hanno entrambi messo in evidenza l’importanza della responsabilità condivisa e dell’azione collettiva per affrontare queste sfide e garantire un ambiente di lavoro più sicuro per tutti. La sinergia tra istituzioni, imprenditori e lavoratori è vista come cruciale per riuscire a creare un cambiamento tangibile e per promuovere una cultura della sicurezza che possa ridurre il numero di infortuni e migliorare la qualità della vita lavorativa.