Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera, ha accusato Matteo Salvini di aver creato un codice della strada che ha come unico scopo quello di fare cassa. In un video trasmesso dal Tg2, Faraone ha contestato la dichiarazione di Salvini secondo cui gli incidenti stradali sarebbero diminuiti del 25%, affermando che tale affermazione ignora i dati forniti dai vigili urbani, che riportano un numero di incidenti costante rispetto all’anno precedente.
Sostenitore di Salvini, Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato, ha difeso l’operato del ministro, citando dati parziali della Polstrada. Tuttavia, Faraone ha ribadito che Salvini stia mentendo riguardo alla diminuzione degli incidenti, evidenziando che il suo codice della strada serve solo a generare entrate per lo Stato.
Renzi si è espresso in modo netto, definendo Salvini un bugiardo. Ha sottolineato che nonostante la riduzione delle vendite di vino, i morti sulle strade sono rimasti stabili. Secondo Renzi, i dati presentati da Salvini non tengono conto degli incidenti rilevati dalla polizia municipale, che rappresentano il 64% del totale degli incidenti. Ha descritto l’operato di Salvini come demagogico e ha criticato Giorgia Meloni, definendola un’abile influencer, per aver sfruttato il tragico tema degli incidenti stradali per giustificare la creazione di un codice della strada considerato “folle”.
In questo contesto, la disputa tra le diverse forze politiche si intensifica, con la sinistra che cerca di evidenziare ciò che considerano un fallimento della gestione di Salvini. Tuttavia, i sostenitori del governo, come Romeo, rimarcano i risultati positivi del provvedimento, affermando che il lavoro di Salvini sarebbe volto a salvare vite, sottolineando che i risultati ottenuti sono effettivamente positivi. La situazione appare complessa, con contrasti evidenti tra le posizioni e interpretazioni di dati che influenzano il dibattito pubblico sul tema della sicurezza stradale e delle politiche adottate.
