giovedì, Ottobre 3, 2024

Sanatoria fiscale: guida al calcolo della base imponibile

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La sanatoria fiscale del 2025, introdotta nel decreto Omnibus, consente ai contribuenti di regolarizzare i redditi non dichiarati dal 2018 al 2022 senza incorrere in sanzioni e interessi. Questa misura è stata recepita come un’opportunità, ma ha suscitato critiche su vari fronti. Le principali obiezioni possono essere riassunte in tre temi.

Primo, la questione morale: si percepisce la sanatoria come un premio per chi ha evaso le tasse, penalizzando invece coloro che hanno sempre rispettato le regole fiscali. Secondo, il timore di una perdita di entrate fiscali: sebbene alcuni sperino che il condono porti introiti, c’è chi teme che questo messaggio possa incentivare comportamenti evasivi in futuro, riducendo le entrate nel lungo periodo. Infine, c’è una problematica giuridica: la sanatoria potrebbe risultare ingiusta per chi decide di non aderire, poiché l’Agenzia delle Entrate potrebbe intensificare i controlli su di loro, comportando possibili sanzioni e interessi.

Per calcolare correttamente la base imponibile della sanatoria, che rappresenta il reddito non dichiarato su cui verrà applicata una tassazione sostitutiva, è necessario seguire alcuni passaggi cruciali. Prima di tutto, bisogna determinare il reddito imponibile per ciascun anno di riferimento dal 2018 al 2022. Successivamente, si applica un’aliquota ridotta, che varia a seconda dell’indice sintetico di affidabilità (ISA). Le aliquote iniziano dal 5% per un punteggio ISA pari a 10, aumentando progressivamente fino al 50% per punteggi inferiori a 3. Questo sistema mira a garantire che i contribuenti paghino una cifra proporzionata ai redditi non dichiarati.

L’Agenzia delle Entrate avrà il compito di assegnare a ciascun contribuente l’ISA appropriato, utilizzando una media di indicatori di affidabilità e anomalie. Questo processo è essenziale non solo per garantire l’equità del tributo, ma anche per incentivare la regolarizzazione spontanea delle posizioni fiscali. Nonostante le critiche, la sanatoria segue quindi un procedimento strutturato che punta a facilitare l’emersione dei redditi non dichiarati e a rientrare nelle norme fiscali con modalità semplificate.

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