Maria Rosaria Boccia, imprenditrice di Pompei, ha rilasciato un’intervista a La Stampa, in cui parla del caso riguardante il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, affermando che il ministro sarebbe sotto ricatto. Boccia è divenuta nota per la sua associazione con Sangiuliano e ha voluto chiarire la sua posizione dopo le dichiarazioni del ministro nell’intervista per il Tg1.
Boccia inizia raccontando che ha conosciuto il ministro il 5 agosto, quando lo accompagnava come consigliera per i grandi eventi. Sottolinea che, contrariamente a quanto dichiarato da Sangiuliano, lui non ha fornito informazioni accurate riguardo alla loro collaborazione, specificando che le trasferte in cui l’ha accompagnato non erano brevi, ma sempre lunghe. Inoltre, evidenzia che le spese per queste trasferte erano sempre coperte dal ministero, come dimostrano le email ricevute dal capo segreteria.
Nell’intervista, Boccia afferma di essere un’imprenditrice con vent’anni di esperienza e descrive come la sua collaborazione con il ministro sia iniziata inizialmente come una proposta per poi diventare ufficiale a luglio, quando la sua pratica per diventare consigliera è stata completata. Spiega anche di aver partecipato a un sopralluogo in preparazione del G7 della Cultura, avvenuto il 3 giugno 2024, durante il quale il ministro ha avuto l’opportunità di esaminare alcuni scavi.
Boccia conclude la sua dichiarazione affermando che ci sono individui che stanno ricattando Sangiuliano per ottenere vantaggi illeciti, suggerendo un contesto di illegalità o corruzione che coinvolgerebbe anche il ministro. Le sue parole pongono interrogativi sulla trasparenza e sull’onestà delle operazioni che avvengono all’interno del ministero della Cultura, così come sulla reputazione e sull’integrità del ministro stesso.
L’intervista di Boccia segna un significativo sviluppo in questo complesso caso, aprendo la porta a una serie di domande su quanto realmente sia avvenuto e su come le influenze esterne possano influenzare le decisioni politiche. L’attenzione del pubblico è ora rivolta a come si evolverà la situazione e alle possibili conseguenze per il ministro Sangiuliano.