Santo Romano, un ragazzo di 19 anni originario di Volla e portiere nella squadra di calcio del Micri, è stato ucciso durante una sparatoria a San Sebastiano al Vesuvio. La tragedia è avvenuta la scorsa notte, quando Romano è stato colpito da un proiettile al petto dopo un diverbio per futili motivi. Si racconta che Romano avesse pestato una scarpa a un uomo sconosciuto, il quale, tornato indietro, ha aperto il fuoco senza alcuna discussione. Santo è arrivato in ospedale, ma è deceduto poco dopo per le gravi ferite.
Durante l’incidente, anche un compagno di squadra di Romano, un altro 19enne di Ponticelli, è rimasto ferito a un gomito. Questo giovane, anch’egli incensurato, è attualmente ricoverato all’Ospedale del Mare e non è in pericolo di vita. I carabinieri sono intervenuti immediatamente sul luogo della sparatoria per indagare sull’accaduto.
La società calcistica Macri Calcio ha espresso il suo profondo dolore per la perdita di Santo, annullando tutte le attività sportive in segno di rispetto. In una nota ufficiale, hanno descritto Romano come un “figlio Micri”, un amico leale, e un buon esempio per tutti, lodando il suo carattere e l’impatto positivo che aveva avuto sulle vite delle persone che lo conoscevano. Hanno sottolineato quanto fosse amato nella comunità calcistica, evidenziando il suo spirito e la sua passione per il gioco.
La nota continua riconoscendo il dolore della perdita, affermando che l’esperienza vissuta può servire da insegnamento per affrontare il dolore altrui e riflettere sul significato della vita. Hanno infine concluso con un commovente saluto a Santo, promettendo di continuare a volergli bene e di ricordarlo sempre con affetto.
La tragica fine di Santo Romano ha sconvolto la comunità locale, evidenziando i pericoli legati alla violenza giovanile e mettendo in luce il bisogno di un cambio di mentalità per prevenire simili incidenti futuri.
