Sara Petraglia, figlia dello sceneggiatore Sandro Petraglia, presenta il suo film d’esordio “L’albero” alla Festa del cinema di Roma, esprimendo la sua felicità per il giudizio positivo di suo padre sulla sceneggiatura. Il film offre un ritratto originale dei ventenni contemporanei, evidenziando le loro speranze e infelicità. La protagonista, Bianca (Tecla Insolia), è una giovane che cerca il suo cammino, vivendo con l’amica Angelica (Carlotta Gamba) in una casa vicino a una ferrovia. Bianca ha abbandonato gli studi universitari aspettati dai genitori e ora passa le giornate scrivendo e le notti nei locali, immersa in una ricerca di significato e facendo uso di cocaina.
Petraglia descrive i personaggi come “privilegiati” nella loro tristezza, sottolineando come questa possa essere una forma di privilegio. La regista svela la genesi della storia, frutto di appunti e riflessioni personali, ispirata da un albero visto dalla finestra di una casa nel Pigneto. Dopo un processo di scrittura e riscrittura, ha deciso di farla leggere a Barbagallo, che ha convinto a portarla sul grande schermo.
Il film affronta anche il tema della tossicodipendenza, notando che l’amore è essenziale per affrontare le dipendenze, ma che alcune relazioni possono risultare tossiche. Petraglia desidera evitare stereotipi caricaturali nel trattare il tema della cocaina, proponendo una rappresentazione più sfumata e reale della situazione.
Distribuito da Fandango a marzo 2025, il film conta su due giovani talenti, evitando attrici romane per mantenere una certa universalità nella narrazione. Infine, Barbagallo sottolinea l’importanza del finanziamento ministeriale per la realizzazione del film, evidenziando che il progetto è stato concretizzato in modo indipendente prima di unirsi a Fandango per la distribuzione. “L’albero” si presenta quindi come una riflessione intensa sulla gioventù odierna, le sue sfide e le sue relazioni.