Il Premio Nobel per la Chimica 2024 è stato assegnato a David Baker per la sua progettazione computazionale delle proteine e a Demis Hassabis e John M. Jumper per la previsione delle loro strutture. Hassabis, fondatore di DeepMind, si è distinto anche come giocatore di scacchi di grande talento. A soli 13 anni era uno dei più promettenti scacchisti del mondo, con un punteggio Elo di 2300, secondo solo a Judit Polgar. I suoi successi includono la vittoria nel “pentamind”, un evento che combina vari giochi di intelligenza.
La sua carriera lo ha portato a esplorare vari campi, dall’industria videoludica alla chimica, fino all’intelligenza artificiale. DeepMind, co-fondata nel 2010, ha avuto un ruolo cruciale nello sviluppo di intelligenze artificiali avanzate, tra cui i motori AlphaGo e AlphaZero. Questi sistemi hanno dimostrato capacità straordinarie, battendo i migliori giocatori nei rispettivi giochi. Tuttavia, il riconoscimento più significativo è arrivato con AlphaFold, che ha rivoluzionato la previsione delle strutture proteiche.
AlphaFold è stato menzionato in oltre 30.000 articoli scientifici e ha supportato più di due milioni di ricercatori in vari ambiti, dalla progettazione di enzimi alla scoperta di farmaci. Hassabis ha commentato che ricevere il Nobel è un grande onore e ha ringraziato il team di AlphaFold e i suoi colleghi, esprimendo la speranza che in futuro si riconoscerà il potenziale dell’IA nel promuovere la scoperta scientifica.
Hassabis ha anche una formazione accademica in neuroscienze, e il suo interesse per l’intelligenza artificiale nasce dalla Volontà di comprendere e migliorare i processi decisionali umani. Le sue ricerche si sono orientate verso l’implementazione di reti neurali artificiali, utilizzando ispirazioni dal funzionamento del cervello umano. Con AlphaZero, è riuscito a superare il leggendario motore scacchistico Stockfish in un tempo relativamente breve.
Tuttavia, Hassabis è consapevole delle implicazioni etiche e dei rischi associati all’IA, considerandola una forza potente e potenzialmente trasformativa per l’umanità. La sua dedizione alla ricerca e alla tecnologia continua, alimentata dalla convinzione che l’IA possa migliorare la vita di miliardi di persone. Il Nobel rappresenta un riconoscimento significativo non solo per gli innovatori premiati, ma per il futuro della scienza e della tecnologia.